
Angolo curato e gestito da Mary B.
Nel 1992 usciva Creep, il primo singolo dei Radiohead. All’inizio passò quasi inosservato, ma poi esplose come un urlo collettivo per tutti quelli che si sono sentiti almeno una volta “troppo strani”, “non abbastanza”, “fuori luogo”.
È la voce di chi guarda qualcuno che ammira da lontano, sentendosi invisibile. È il pensiero che ti attraversa quando ti senti un peso, un errore, un “creep”. Thom Yorke l’ha scritta pensando a una ragazza che lo faceva sentire così: piccolo, inadeguato, trasparente. E quel dolore, messo in musica, è diventato universale.
Il famoso “grattone” di chitarra che spacca la canzone a metà? Jonny Greenwood l’ha suonato per sabotare il pezzo, perché lo trovava troppo lento. E invece è diventato il suo marchio di fabbrica.
“I’m a creep, I’m a weirdo” non è solo una frase: è un abbraccio a chi si è sentito fuori posto, e una promessa che non sei solo.
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Photo credit Matthew Hickey, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons







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