
Articolo da Revenews
Torna ‘Scarpette rosse in ceramica 2025’: installazioni, performance e opere d’arte in 58 città italiane per la Giornata contro la violenza sulle donne.
Martedì 25 novembre 2025, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, torna Scarpette rosse in ceramica, la grande manifestazione nazionale promossa da AiCC – Associazione italiana Città della Ceramica. Giunta alla sua nona edizione, l’iniziativa coinvolge decine di comuni italiani con una rete diffusa di installazioni, mostre, performance e attività partecipate che uniscono arte, memoria e impegno civile.
Nata nel 2017 da un progetto del Comune di Oristano, la manifestazione si ispira alle celebri Scarpette rosse create nel 2009 dall’artista messicana Elina Chauvet, diventate negli anni uno dei simboli più potenti nella lotta contro il femminicidio. Un gesto poetico e radicale che, in Italia, si arricchisce del valore identitario della ceramica artistica e artigianale, trasformata dagli artigiani in un linguaggio capace di parlare a tutti.
Scarpette rosse in ceramica 2025: un simbolo globale contro la violenza sulle donne
Il bisogno di continuare a tenere alta l’attenzione è confermato dai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: nel mondo una donna su tre subisce violenza fisica o sessuale nel corso della vita. In Italia, secondo il Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno, nel 2024 sono state uccise 113 donne, 99 delle quali in ambito familiare o affettivo. Numeri che mostrano con chiarezza quanto la violenza di genere sia un’emergenza ancora profondamente radicata.
In questo contesto, Scarpette rosse in ceramica si propone come un atto collettivo di sensibilizzazione: scarpe, sandali, zoccoli e stivali plasmati a mano, cotti, decorati e smaltati in rosso invadono strade, piazze, parchi, scuole, teatri e spazi pubblici delle Città della Ceramica. Accanto alle installazioni compaiono anche le targhe in ceramica dedicate al numero antiviolenza e anti-stalking 1522, trasformate in segni permanenti che uniscono estetica e utilità pubblica. Le opere sono spesso affiancate da reading, talk, fiaccolate, mostre e incontri che ampliano la riflessione e promuovono l’azione concreta.
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Fonte: Revenews
Autore: Redazione
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