sabato 19 ottobre 2024

Un anno di guerra: la disoccupazione sale a quasi l’80% e il PIL si contrae di quasi l’85% a Gaza



Articolo da Wikinoticias

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Un anno di guerra a Gaza ha causato una devastazione diffusa e senza precedenti nel mercato del lavoro e nell’economia in generale in tutti i Territori Palestinesi Occupati (OPT). Secondo Un anno di guerra a Gaza: impatti sull’occupazione e sulla vita dei media, il tasso di disoccupazione a Gaza e in Cisgiordania, le due aree che compongono i territori occupati, è salito a una media del 51,1% negli ultimi 12 mesi in Occidente. Bank e la Striscia di Gaza, il quinto e più recente di una serie di bollettini dell'ILO e dell'Ufficio Centrale di Statistica Palestinese (PCBS).

In Cisgiordania, il tasso di disoccupazione è stato in media del 34,9% tra l’inizio di ottobre 2023 e la fine di settembre 2024, mentre a Gaza ha raggiunto una media sbalorditiva del 79,7%.

Anche l’impatto economico più ampio della guerra è stato sostanziale: il PIL reale nei Territori Occupati è diminuito in media del 32,2% nell’ultimo anno. La Cisgiordania ha registrato una contrazione del 21,7% rispetto ai 12 mesi precedenti, mentre il PIL della Striscia di Gaza è sceso dell’84,7%.

Questa contrazione del PIL reale non ha precedenti nella storia recente dell’OPC. Anche durante la crisi economica più grave della seconda rivolta palestinese contro l’occupazione israeliana nel 2001, il PIL reale è crollato del 14,9%, meno della metà dell’entità del declino attuale, spiega il bollettino.

“L’impatto della guerra nella Striscia di Gaza ha avuto ripercussioni che vanno ben oltre la perdita di vite umane, le disperate condizioni umanitarie e la distruzione fisica”, ha affermato il Direttore regionale dell’ILO per gli Stati arabi, Ruba Jaradat. “Ha cambiato radicalmente il panorama socioeconomico di Gaza, pur avendo un grave impatto sull’economia e sul mercato del lavoro della Cisgiordania. L’impatto si farà sentire per le generazioni a venire”.

Nella Striscia di Gaza, quasi il 100% della popolazione vive attualmente in povertà, riflettendo la terribile situazione affrontata dalle famiglie che lottano per soddisfare i propri bisogni primari. Nel frattempo, si stima che la significativa contrazione economica in Cisgiordania abbia più che raddoppiato il tasso di povertà nel breve termine, passando dal 12% nel 2023 al 28% a metà del 2024.

I dati pubblicati nel bollettino riflettono la chiusura della maggior parte delle attività economiche a Gaza a causa della distruzione di case e infrastrutture e del ricorrente sfollamento di lavoratori e datori di lavoro. Ciò ha portato alla completa cessazione del lavoro o alla predominanza del lavoro informale e irregolare, concentrato principalmente sulla fornitura di beni e servizi essenziali.

In Cisgiordania, le barriere israeliane alla circolazione di persone e merci, insieme a restrizioni commerciali più ampie e interruzioni della catena di approvvigionamento, hanno avuto un grave impatto sull’economia. La chiusura del mercato del lavoro israeliano ai lavoratori palestinesi ha ulteriormente danneggiato i mezzi di sussistenza.

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Fonte: Wikinoticias


Autori: vari

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