Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
Martedì 4 agosto 2020
Non sono ancora chiare le dinamiche dell'accaduto: quel che si sa, e che
si vede grazie ad alcuni video che girano online, è che è avvenuta
quando dall'edificio già si stava alzando una grossa colonna di fumo. Il
deposito si trovava nei pressi del porto, inevitabilmente distrutto e
ormai inagibile. I palazzi dell'area hanno subito dei danni gravissimi, e
sono morte anche delle persone. Secondo ANSA e il Post il numero dei decessi è circa 50, mentre per la Repubblica è 70; TGcom24 parla di 100 morti e oltre tre mila feriti, tra cui un militare italiano.
Secondo delle fonti militari israeliane «Israele non c'entra, quell'edificio non era un deposito di armi di Hezbollah». Il primo ministro libanese, Hassan Diab, ha rilasciato una dichiarazione:
« Quello che è successo oggi non passerà senza conseguenze. I responsabili di questa catastrofe ne pagheranno il prezzo. Ai Paesi fratelli, aiutateci » | |
Anche l'Italia sta dalla parte del Libano, dice Giuseppe Conte:
« Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L'Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con @ItalyMFA e @MinisteroDifesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali. » | |
(Giuseppe Conte – @GiuseppeConteIT via Twitter)
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« Min. @luigidimaio: "L'Italia è vicina agli amici libanesi in questo momento tragico. I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime, a cui esprimiamo il nostro profondo cordoglio, e alle persone ferite, a cui auguriamo una pronta guarigione". » | |
Autori: vari
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