Articolo da NuovAtlantide.org
Secondo le stime della
CGIL la strage di operai dagli inizi del 2018 a oggi è raddoppiata
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lavoro e tutela della
sicurezza del lavoratore sono, dunque, solo sulla carta un binomio
indissolubile. Nonostante l’articolo 41 della nostra Costituzione, il
quale, non dimentichiamoci, accanto alla libertà d’impresa privata,
rileva che essa non possa svolgersi in modo da recare danno alla
sicurezza, alla libertà e alla dignità umana, oggi, i lavoratori
continuano a morire sui luoghi di lavoro. La precarizzazione selvaggia
introdotta dal Jobs Act ha diviso i lavoratori e sfibrato ulteriormente
la loro capacità contrattuale.
Questa
strage silenziosa, dunque, è conseguenza (dolosa o colposa?) di
trent’anni di affievolimento dei sistemi di sicurezza del e sul luogo di
lavoro, tramite la demolizione dello Statuto dei Lavoratori, il
disinvestimento sugli organismi di tutela e di controllo e il continuo
aumento dell’età pensionabile. In tal modo, si è violato proprio
quell’art. 41 Cost., compromettendo la dignità e il valore della vita
stessa dei lavoratori. Lo Stato che dovrebbe essere espressione di una
democrazia di matrice solidaristico sociale in caso di morte di un
lavoratore non applica neanche pene severe come ci si aspetterebbe per
un omicidio. Allora cosa si potrebbe fare per ricordare questa giornata
senza cadere nelle ovvietà.
Credo
che il nostro codice penale dovrà esser modificato e prevedere il
delitto di omicidio sul luogo di lavoro, con una serie di sanzioni che
colpiscano duramente quei datori di lavoro che non si adeguino alle
normative sulla sicurezza che ovviamente dovranno essere serie,
stringenti e non facilmente eludibili come, purtroppo, sono attualmente.
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Fonte: NuovAtlantide.org
Autore: Vincenzo Musacchio
Licenza: Copyleft
Articolo tratto interamente da NuovAtlantide.org
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Caro Vincenzo, questo tuo post fa capire tante cose! qualcosa non funziona nei lavori, così non può continuare.
RispondiEliminaCiao e buon primo maggio con forte abbraccio e provo a sorridere:-)
Tomaso
Troppe vittime nei luoghi di lavoro.
EliminaTerribile Vincenzo!
RispondiEliminaNon si può morire lavorando.
EliminaQuestione fondamentale se ci si vuole considerare un parse civile e democratico!
RispondiEliminaSono d'accordo con te.
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