Articolo da Ambientebio
A Casale Monferrato sorgeva il più grande stabilimento Eternit d’Europa. Una speranza per tanti operai. Una speranza che poi si è trasformata in incubo. Migliaia i morti, senza che sia stata fatta giustizia…
Nel 1907, a Casale Monferrato, la multinazionale Eternit apre il suo più grande stabilimento d’Europa. Nella fabbrica producono il fibrocemento, una mistura di cemento e amianto. Nel 1907 ancora non è così diffusa la conoscenza sui danni delle fibre d’amianto. E così il posto di lavoro di operaio all’Eternit diventa molto ambito nel paese piemontese.
Oggi sono centinaia i casi di morte nel comune alessandrino che sarebbero stati causati dagli effetti nocivi della lavorazione. Almeno è questo l’accusa. Non ancora confermata, però: malgrado siano passati tanti anni, non è ancora arrivata una sentenza definitiva. Un documentario racconta il dramma della “città bianca”.
Voci e testimonianze da Casale Monferrato
“Sono nato di fronte allo stabilimento Eternit, non ho mai visto un
albero verde lì intorno. Era completamente, completamente grigio. Un
grigiore dappertutto. Era l’amianto che sbuffava da tutte le parti. Per
le strade, dappertutto. Come se nevicasse. Anche le campagne, verso
l’interno: tutto di quel colore”. Una voce da Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Una voce che racconta della “città bianca”.
Quando durante la Seconda Guerra Mondiale l’aviazione alleata sorvolava
il nord Italia vedeva una grossa macchia bianca lungo il Po. Capivano così di trovarsi sopra Casale Monferrato. The White Town,
la città bianca: così l’avevano ribattezzata. Sui tetti delle case
infatti l’amianto depositato forma una serie indistinta di chiazze
bianche. E ancora oggi il panorama è spettrale.
In un reportage per Internazionale, Tommaso Ausili ha raccolto le voci
degli abitanti. Le immagini della “città bianca” sono agghiaccianti.
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Fonte: Ambientebio
Autore: Agnese Tondelli
Licenza:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.
Articolo tratto interamente da Ambientebio
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Caro Vincenzo, veramente un bellissimo articolo che tutti debbono conoscere, la gravità dell'amianto, e smaltirlo ovunque esso sia.
RispondiEliminaCiao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
L'amianto è veramente pericoloso e purtroppo si trova ancora in molti edifici.
EliminaLa mia città...
RispondiEliminapurtroppo. :(
Situazioni simili e con altri tipi di veleni si trovano in molte città.
EliminaUna storia vergognosa, ed è preoccupante ancora quanto sia diffuso in giro tettoie di amianto, che se si sbriciolano possono essere pericolose. Credo che lo Stato dovesse farsi carico dello smaltimento.
RispondiEliminaPensa che anche in edifici pubblici è ancora presente.
EliminaConosco purtroppo bene la storia e ne ho parlato anni fa anche sul mio blog così come seguo la vicenda della Solvay di Spinetta Marengo come ben sai.
RispondiEliminaInfatti, mi ricordo che dato ampio spazio a queste vicende.
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