Articolo da East Journal
Ieri, domenica 4 dicembre si è svolta l’elezione del presidente federale austriaco. Il candidato indipendente Alexander Van der Bellen ha vinto le elezioni sconfiggendo il candidato di estrema destra Norbert Hofer.
Repetita Iuvant
Questo è il secondo confronto diretto tra i due candidati in meno di un anno. Già a maggio – dopo un primo turno in cui erano usciti tutti i candidati centristi – Van der Bellen si era aggiudicato la vittoria alle elezioni con il 50,3% delle preferenze e un margine di soli 31,000 voti rispetto all’avversario.
Dopo la proclamazione il Partito della
Libertà austriaco aveva contestato irregolarità durante le operazioni di
voto. Il ricorso era stato ritenuto fondato dalla Corte Costituzionale austriaca che in luglio ha deciso per la ripetizione delle elezioni presidenziali.
I candidati
Norbert Hofer si è presentato agli elettori come il volto amichevole del Partito della Libertà Austriaco.
Autodefinitosi fan di Margaret Thatcher, Hofer ha focalizzato la sua
campagna elettorale su tradizionali tematiche anti-immigrazione. Temi
divenuti scottanti a seguito dell’accoglienza di 120,000 rifugiati
durante la crisi migratoria che ha investito l’Unione Europea. Hofer ha
anche ventilato l’ipotesi di un referendum per l’uscita dall’UE in caso
di vittoria.
Settantadue anni, ecologista, professore di economia all’Università di Vienna, Alexander Van der Bellen si è presentato alle elezioni come candidato indipendente
pur avendo ricevuto il supporto esplicito del Partito dei Verdi, del
quale è stato un membro fino al 1992. Il nuovo capo di stato a Vienna è figlio e nipote di rifugiati politici –
dall’Olanda alla Russia zarista, quindi l’Estonia nel 1919 e infine
l’Austria – dove nacque Alexander nel 1944. Non stupisce quindi che Van
der Bellen abbia incentrato la sua campagna presidenziale su posizioni
diametralmente opposte a quelle di Hofer, dichiarando la necessità di
una maggiore integrazione dei migranti e di pieno supporto nei confronti delle istituzioni europee. Già a maggio Van der Bellen aveva descritto le elezioni presidenziali come una scelta tra “uno stile cooperativo e uno autoritario”. E allo stesso tempo ha saputo combattere Hofer sul suo stesso terreno, proponendo una visione diversa e inclusiva di quella Heimat austriaca che gli haideriani vorrebbero chiusa ad ogni diversità.
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Fonte: East Journal
Autore: Gian Marco Moisé
Autore: Gian Marco Moisé
Licenza:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Articolo tratto interamente da East Journal
Photo credit Manfred Werner/Tsui - CC by-sa 3.0 [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons
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Per me è stata una grande notizia! Soprattutto per la possibile alternativa in ballo: per fortuna gli austriaci hanno deciso di supportare una persona di altre e ampie vedute!
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