Articolo da Wired
Il 28 aprile è la decima Giornata mondiale dedicata alle vittime dell’amianto. Oltre 100 mila persone decedute in Europa per le malattie asbesto-correlate dal 1999 al 2010, mentre nel nostro Paese, tra il 1993 e il 2008 sono stati registrati ben 15.845 casi di mesotelioma maligno. Quell’Italia ferita rappresentata nella nostra mappa che dimostra come il dramma non sia in esaurimento, scandito dalla morte di 8 persone al giorno. Drammi quotidiani che rammentano quanto ancora ci sia da fare per bloccare l’epidemia attraverso le bonifiche. 32 milioni di tonnellate di cemento amianto ancora diffuse tra le centinaia di migliaia di edifici, tubature e altri manufatti, nell’Italia che dopo l’Unione Sovietica, ne è stato il maggior produttore d’Europa.
Una ricorrenza che quest’anno ha un sapore ancora più amaro alla luce della prescrizione del reato di disastro ambientale alla multinazionale Eternit,
colei che ha prodotto buona parte dell’amianto che ha causato le morti
che piangiamo, e annullato il risarcimento ai familiari delle 2.191
vittime delle fabbriche di cemento amianto presenti, oltre che a Casale
Monferrato, a Cavagnolo, Bagnoli e Rubiera. Con la triste
consapevolezza, emersa dalla nostra inchiesta Il Prezzo dell’Amianto che la fibra killer può colpire chiunque e ovunque.
Un esempio lampante? Mentre noi denunciavamo la mancanza di trasparenza in merito ai dati di mappatura della regione Piemonte e ARPA, fondamentale per identificare gli edifici che devono essere bonificati con la massima priorità, la Procura di Torino metteva sotto sequestro la sede dell’Università torinese, frequentata da migliaia di studenti ogni giorno, per presenza di amianto. Ed è proprio pensando a quei ragazzi che hanno manifestato con la mascherina sul viso davanti a Palazzo Nuovo
e alle centinaia di migliaia di studenti in tutta Italia che ancora
frequentano oltre 2000 scuole all’amianto (dati Censis) esposti ogni
giorno al rischio asbesto, che i ritardi delle Istituzioni nelle
bonifiche, nella mappatura e negli interventi a tutela della salute dei
cittadini, risultano davvero sempre più intollerabili.
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Fonte: Wired
Autore: Rosy Battaglia
Licenza:
This opera is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.
Articolo tratto interamente da Wired
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Tutto ciò è terribile e la cosa peggiore è che a volte non siamo neanche consapevoli del pericolo che corriamo...
RispondiEliminaSono senza parole...
RispondiEliminaun saluto
la cosa peggiore è che, ancora oggi, ci sono tantissime abitazioni colme di amianto e nessuno lo sa...senza parole!!!
RispondiEliminaCaro Vincenzo, non lo sapevo, pensiamo a molte vittime che ancora oggi non sono riconosciute che la causa è stata dell'amianto.
RispondiEliminaCiao e buona serata caro amico
Tomaso
tristezza infinita.....
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