"Noi siamo partiti dai presupposti dell'economia politica. Abbiamo accettato la sua lingua e le sue leggi. Abbiamo preso in considerazione la proprietà privata, la separazione tra lavoro, capitale e terra, ed anche tra salario, profitto del capitale e rendita fondiaria, come pure la divisione del lavoro, la concorrenza, il concetto del valore di scambio, ecc. Partendo dalla stessa economia politica, e valendoci delle sue stesse parole, abbiamo mostrato che l'operaio decade a merce, alla più misera delle merci, che la miseria dell'operaio sta in rapporto inverso con la potenza e la quantità della, sua, produzione, che il risultato necessario della concorrenza è l'accumulazione del capitale in poche mani, dunque una più spaventosa restaurazione del monopolio; che infine scompare la differenza tra capitalista e proprietario fondiario, cosi come scompare la differenza tra contadino e operaio di fabbrica, e tutta intera la società deve scindersi nelle due classi dei proprietari e degli operai senza proprietà."
Karl Marx
Ci siamo di nuovo e più ferocemente di prima nell'indifferenza generale.Vedi Fornero :-(
RispondiEliminaCiao Vincenzo, purtroppo questo delicato tema io da anni lo sto vivendo sulla mia stessa pelle. E ti assicuro che è una vera sofferenza.
RispondiEliminaNon ti danno alternative, particamente o non lavori oppure lavori quasi gratis. Ma che vita è ..... e poi chi decide quali sono i lavorotori in serie B, C, D (oramia lo sono quasi tutti e perchè perchè hanno una certa età ..... o perchè sono troppo giovani .... ogni scusa è buona.
Che tristezza profonda e che società stupida ed ingiusta in cui siamo costretti a vivere
Buona domenica e migliore settimana in arrivo
Quando il titolo dice tutto.
RispondiEliminaTi auguro una serena settimana Cavaliere.