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giovedì 18 dicembre 2025

L’angoscia di Paul Verlaine



L’angoscia

Niente di te, Natura, mi commuove, né i campi

generosi né la vermiglia eco delle pastorali

siciliane, né gli sfarzi aurorali,

né la dolente solennità dei tramonti.


Rido dell’Arte, rido anche dell’Uomo, dei canti,

dei versi, dei templi greci, delle torri a spirale

che innalzano in un cielo vuoto le cattedrali,

e osservo con identico sguardo i buoni e i cattivi.


Non credo in Dio, e abiuro e rinnego

ogni pensiero, e quanto alla vecchia ironia,

l’Amore, vorrei proprio non sentirne più parlare.


Stanca di vivere, paurosa della morte, simile

al vascello perduto, prigioniero del flusso e del riflusso,

salpa l’anima mia per orrendi naufragi.

Paul Verlaine


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