L’angoscia
Niente di te, Natura, mi commuove, né i campi
generosi né la vermiglia eco delle pastorali
siciliane, né gli sfarzi aurorali,
né la dolente solennità dei tramonti.
Rido dell’Arte, rido anche dell’Uomo, dei canti,
dei versi, dei templi greci, delle torri a spirale
che innalzano in un cielo vuoto le cattedrali,
e osservo con identico sguardo i buoni e i cattivi.
Non credo in Dio, e abiuro e rinnego
ogni pensiero, e quanto alla vecchia ironia,
l’Amore, vorrei proprio non sentirne più parlare.
Stanca di vivere, paurosa della morte, simile
al vascello perduto, prigioniero del flusso e del riflusso,
salpa l’anima mia per orrendi naufragi.
Paul Verlaine







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