57° anniversario dell'assassinio di Ernesto “Che” Guevara in Bolivia

Articolo da Rebelión

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Questo 9 ottobre ricorre il 57° anniversario dell'assassinio del comandante Ernesto Guevara de la Serna, conosciuto in tutto il mondo come il Che.

La guerriglia cubana argentina è diventata una delle icone più famose al mondo. Il suo volto è sinonimo di ribellione, soprattutto tra i giovani. Nonostante i tentativi di commercializzare la sua figura e di trasformarla semplicemente in una maglietta o una maglietta pubblicitaria, il Che, la sua vita e i suoi pensieri hanno oltrepassato tutti i confini.

La storia del suo ultimo combattimento è già ben nota. C'erano solo 17 sopravvissuti che tentarono di rompere l'assedio nemico. Il 7 ottobre cominciarono a scendere verso il fiume. Quella notte Ernesto Guevara fece l'ultima annotazione nel suo diario:

7 OTTOBRE. Gli 11 mesi dell'inaugurazione della nostra guerriglia sono trascorsi senza complicazioni, in modo bucolico; fino alle 12:30 quando una vecchia, pascolando le sue capre, entrò nel canyon dove ci eravamo accampati e dovette essere catturata. La donna non ha dato notizie attendibili sui soldati, rispondendo a tutto ciò che non sa, che non si trova lì da molto tempo. Ha dato solo informazioni sulle strade; Dai risultati del rapporto della vecchia risulta che siamo a circa una lega da Higueras, un'altra da Jagüey e circa 2 da Pucará. Alle 17,30 Inti, Aniceto e Pablito si sono recati a casa della vecchia che ha una figlia costretta a letto e una figlia mezza nana; Gli furono dati 50 pesos con l'ordine di non dire una parola, ma con poche speranze che li rispettasse nonostante le sue promesse. Siamo partiti in 17 con la luna molto piccola e la marcia è stata molto faticosa e ha lasciato molte tracce nel canyon dove ci trovavamo, che non ha case nelle vicinanze, ma campi di patate irrigati dai fossati dello stesso torrente. Alle 2 ci siamo fermati per riposare, poiché era inutile continuare ad andare avanti. Il chino diventa un vero peso quando devi camminare di notte.

L'Esercito ha dato rare informazioni sulla presenza di 250 uomini a Serrano per impedire il passaggio delle recinzioni in numero di 37, assegnando la zona del nostro rifugio tra i fiumi Acero e Oro. La notizia sembra divertente. h-2.000 ms.

L'8 ottobre furono sorpresi nella Quebrada del Churo. Che Guevara ordinò di dividere il gruppo in due, mandando avanti i malati e rimanendo con gli altri per affrontare le truppe governative.

Dopo tre ore di combattimento, Guevara fu leggermente ferito a una gamba e catturato insieme a Simeon Cuba (Willy), mentre tre dei suoi uomini persero la vita.

La mattina del 9 ottobre 1967 il governo boliviano annunciò che Ernesto Guevara era morto in combattimento il giorno prima. Il colonnello Joaquín Zenteno Anaya e l'agente della CIA Félix Rodríguez arrivarono contemporaneamente. Poco dopo mezzogiorno, il presidente Barrientos diede l'ordine di giustiziare Che Guevara. Sia la CIA che l'esercito boliviano furono responsabili dell'assassinio dell'argentino più universale. Il generale Perón dal suo esilio a Madrid scrive una lettera, consapevole del suo assassinio:

«Oggi, in quella lotta è caduto, come un eroe, il giovane più straordinario che la rivoluzione in America Latina abbia prodotto: è morto il comandante Ernesto «Che» Guevara.

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Fonte: Rebelión

Autore: Lois Pérez Leira

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Articolo tratto interamente da Rebelión