Articolo da Progetto Melting Pot Europa
“Siamo entrati nel 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, eppure è fuori di dubbio che i diritti umani non possano essere dati per scontati da nessuno di noi“. Salil Shetty, Segretario generale di Amnesty International.
Durante tutto il 2017, milioni di persone nel mondo hanno sperimentato i frutti amari delle sempre più diffuse politiche di demonizzazione.
Il mondo sta raccogliendo i terribili frutti della retorica intrisa d’odio che ha dominato nelle politiche di leader mondiali come al-Sisi, Duterte, Maduro, Putin, Trump e Xi. Milioni di persone sono a rischio a causa delle loro spietate politiche.
A documentarlo è il lavoro di ricerca raccolto nel Rapporto Annuale 2017 di Amnesty International, edito in Italia da Infinito edizione. 159 schede accompagnate da una serie di approfondimenti, per fotografare lo stato dei diritti umani nel mondo nel 2017.
Alcune schede suddivise per area geografia sono disponibili al sito di Amnesty International. Di seguito il testo introduttivo del rapporto.
L’esodo dei rohingya perseguitati in Myanmar
I segnali d’allarme erano evidenti da tempo in Myanmar: discriminazione e segregazione su larga scala erano diventate la normalità, in un regime equiparabile all’apartheid, e per molti anni la popolazione rohingya è stata demonizzata e privata delle condizioni basilari per vivere in dignità. La trasformazione della discriminazione e della demonizzazione in violenze di massa è qualcosa di tragicamente familiare e le sue conseguenze disastrose non possono essere facilmente cancellate.
I diritti umani non possono essere dati per scontati da nessuno di noi
Se le terribili ingiustizie inflitte ai rohingya sono state particolarmente in evidenza nel 2017, la tendenza di leader e politici a demonizzare interi gruppi sulla base della loro identità ha attraversato tutto il pianeta. Il 2017 ci ha mostrato ancora una volta cosa accade quando le politiche di demonizzazione diventano la tendenza dominante, con pessime conseguenze per i diritti umani.
Siamo entrati nel 2018, 70° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, eppure è fuori di dubbio che i diritti umani non possono essere dati per scontati da nessuno di noi. Di certo non possiamo dare per scontato il fatto di poterci riunire per protestare o per criticare i nostri governi.
Né possiamo dare per scontato che avremmo a disposizione un sistema previdenziale quando saremo vecchi o invalidi; che i nostri bambini potranno crescere in città con un’aria pulita e respirabile; o che, in quanto giovani, lasceremo la scuola per trovare lavori che ci permetteranno di comprare una casa.
Diritti umani in pericolo: le nostre sfide
Gli attacchi ai valori su cui si basano i diritti umani, che affermano la dignità e l’uguaglianza di tutte le persone, hanno assunto vaste proporzioni.
I conflitti
La crisi globale dei rifugiati
Elezioni: odio e paura cavalcati dalla politica
In zone dell’Europa e dell’Africa, lo spettro incombente dell’odio e della paura ha caratterizzato una serie d’importanti elezioni. In Austria, Germania e Paesi Bassi, alcuni candidati hanno cercato di trasformare le preoccupazioni sociali ed economiche in paura, attribuendo la colpa in particolar modo a migranti, rifugiati e minoranze religiose. In Kenya, le elezioni presidenziali di agosto e ottobre sono state guastate da intimidazione e violenza, anche basate sull’identità etnica.
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Fonte: Progetto Melting Pot Europa
Autore: redazione Melting Pot Europa
Licenza: Creative Commons (non specificata la versione)
Articolo tratto interamente da Progetto Melting Pot Europa
Caro Vincenzo, grazie di questo bellissimo articolo.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Buona serata Tomaso.
Eliminapurtroppo questa cosa sta accadendo anche in Italia e lo trovo sconvolgente. Tutti parliamo di giornata della memoria, di aiutare ilo prossimo e poi diventiamo animali verso alcune categorie di persone... tutto questo sta fomentando il razzismo e da parte della politica lo trovo scandaloso.
RispondiEliminabuona serata ;)
Cose non degne di un Paese che si definisce "civile".
EliminaSembra che il mondo vada alla rovescia. Invece di progredire si va a vele spiegate verso un nuovo medioevo. E' tutto molto preoccupante anche perché non si riesce a vedere una via d'uscita.
RispondiEliminaSiamo in piena regressione umana.
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