Articolo da East Journal
Dopo cinque giorni di proteste, che hanno portato in strada più di 300mila persone, il governo ha deciso di ritirare la contestata legge destinata a depenalizzare corruzione e abuso di potere. Una legge che faceva comodo anzitutto a Liviu Dragnea, leader del partito socialista al governo, attualmente a processo per corruzione, e ai molti politici finiti in manette per scandali legati alla corruzione. Ebbene, l’agognato “liberi tutti” non ci sarà. Il primo ministro Sorin Grindeanu, che fino a pochi giorni fa aveva opposto un fermo rifiuto al ritiro della legge, si è trovato costretto a un brusco dietrofront. “Non voglio dividere la Romania”, ha dichiarato, quando a ben vedere il paese era unito nell’opposizione a questa legge.
Ancora una volta, come già nel 2012 e nel 2015, le proteste di piazza raggiungono il loro risultato immediato. La legge sarà infatti resa invalida a partire dal 10 febbraio prossimo.
L’opinione pubblica romena si riscopre forte, quando unita, trovando conferma della propria capacità di ottenere risultati immediati anche rilevanti: si pensi che nel 2012 caddero due governi e il presidente fu messo sotto impeachment, mentre nel 2015 il governo fu costretto a rassegnare brusche dimissioni. Grazie a queste manifestazioni, nel paese si sta sviluppando una diffusa esigenza di democrazia e dignità che non trova riscontro nell’attuale classe dirigente, tutta concentrata nella spartizione del potere Le vittorie della piazza sono però di breve respiro, mancando nel passare dalla fase di protesta a quella di proposta. Un passaggio necessario per creare una reale alternativa politica.
Continua la lettura su East Journal
Fonte: East Journal
Autore: Matteo Zola
Autore: Matteo Zola
Licenza:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Articolo tratto interamente da East Journal
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Articolo tratto interamente da East Journal
Intanto si comincia con qualche buona notizia per andare avanti...
RispondiEliminaDovremmo imparare da loro ... se è vero che il popolo è sovrano, anche le nostre "grida" dovrebbero esserlo ... ma chi sta al governo è un finto sordo o un finto invalido che fa pagare a noi con atteggiamenti vittimistici, ciò che definisce irrisolvibile o "l'unico modo" ... finché si è in vita, non esiste mai un unico modo.. e loro non sentono perché questa nazione è piena di lassisti ...
RispondiElimina