Articolo da AstronautiNEWS.it
TRAPPIST-1, una stella nana rossa ultra fredda distante poco più di 39 anni luce dal nostro sistema solare, ospita sette pianeti di tipo terrestre. Tre di questi erano già stati scoperti mediante una serie di osservazioni condotte nel 2015.
Un sistema già interessante
Meno di un anno fa, un team di astronomi
aveva annunciato una scoperta entusiasmante derivante da precedenti
osservazioni: la scoperta di tre pianeti di tipo terrestre in orbita
intorno ad una nana rossa ultra fredda. Utilizzando il metodo
fotometrico dei transiti, erano stati in grado di scoprire tre pianeti
delle dimensioni della Terra in orbita intorno a questa nana rossa. I
due pianeti più interni hanno evidenze di essere in rotazione sincrona
alla loro stella ospite. Il team ha fatto le sue osservazioni da
settembre a dicembre 2015 e ha pubblicato i suoi risultati nel numero di
maggio 2016 della rivista Nature.
MASS J23062928-0502285 (nota anche come
TRAPPIST-1 dal sistema di osservazione che l’ha studiato) è una stella
nana ultrafredda – molto più fredda e più rossa del Sole. Queste stelle
sono molto comuni nella nostra galassia e vivono molto a lungo.
Nonostante sia così vicina alla Terra, questa stella è troppo debole e
troppo rossa per essere vista a occhio nudo o anche con un telescopio
amatoriale nella banda visibile: con l’opportuna strumentazione è
visibile nella costellazione dell’Acquario.
Un’ulteriore, grandiosa scoperta
Ora, un team internazionale di trenta astronomi ha
raccolto una serie di evidenze sufficienti per affermare che il sistema
contiene in effetti ben sette pianeti, tutti di tipo terrestre. Il dato
più affascinante è che i pianeti scoperti risulterebbero in gran parte
nella zona abitabile del sistema e questo, come abbastanza ben noto
recentemente dopo sempre più numerose scoperte di esopianeti, significa
che potrebbero ospitare acqua allo stato liquido. Questo fa di
TRAPPIST-1 il primo caso di sistema con un così elevato numero di
pianeti in zona abitabile e per di più con dimensioni terrestri.
Questa
scoperta apre profonde implicazioni nella ricerca di vita extraterrestre
nei sistemi extrasolari.
TRAPPIST-1 non è molto più grande di
Giove, ed emette una piccola frazione della luminosità totale del nostro
Sole. I sette pianeti che orbitano attorno alla stella nana, denominati
TRAPPIST-1b, 1c, 1d, 1e, 1f, 1g, e 1h, sono raccolti in un sistema
solare decisamente più piccolo del nostro. Un anno (o un giorno, essendo
in rotazione sincrona) sul pianeta più interno dura solo 1,5 giorni
terrestri, sul secondo dura appena 2,4 giorni terrestri, mentre l’orbita
del terzo pianeta è meno certa, con un range che va da 4,5 a 73 giorni
terrestri. Il fatto che le stelle nane rosse costituiscono dal 30 al 50%
delle stelle della nostra galassia (il cui numero è compreso tra 100 e
400 miliardi), fa di esse la tipologia più abbondante (considerando che
le stelle simili al nostro sole ammontano invece ad un 10%).
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Fonte: AstronautiNEWS.it
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Italia.
Articolo tratto interamente da AstronautiNEWS.it
Photo credit NASA/JPL-Caltech (Catalog page · Full-res (JPEG · TIFF)) [Public domain], via Wikimedia Commons
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Caro Vincenzo, ammiro questi scienziati che cercano nell'universo nuovi pianeti dove ci possa essere la vita....
RispondiEliminaForse io sono troppo pessimista ma credo che i miliardi che vengono spesi su tutte queste cose avranno si un valore, ma potrebbero sfamare il modo intero... Se pensi che la distanza dalla terra e di 4 anni luce, una cosa che per arrivarci quanto tempo ci vorrà!!!!
Ciao e buona giornata caro amico.
Tomaso
ecco... non è che per caso su uno di quelli ci possiamo mandare Salvini?!?!
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