Comunicato da Stop TTIP Italia
ROMA, 15 FEBBRAIO 2017 – Il Parlamento
Europeo ha appena deciso di ratificare il CETA con 408 voti a favore e
254 contrari. Nonostante una spaccatura profonda nel partito
socialdemocratico, l’accordo con il Canada è stato approvato. Per la
parte di competenza europea, entrerà provvisoriamente in vigore senza
attendere il vaglio di 38 Parlamenti nazionali in 28 Stati membri. Il
loro pronunciamento è comunque una vittoria della società civile, che ha
impedito a Bruxelles di mantenere il CETA un affare soltanto europeo.
«Oggi è stata scritta una pagina oscura per la democrazia in Europa, ma non tutto è compromesso – dichiara Monica Di Sisto, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia –
La battaglia della società civile si sposta adesso a livello nazionale.
Monitoreremo gli impatti dell’accordo, dimostrando che avevamo ragione a
criticarne l’impianto, e spingeremo il Parlamento italiano a bloccare questo trattato dannoso per
i nostri cittadini e lavoratori. I parlamentari europei, in particolare
socialdemocratici e popolari, hanno abdicato al loro ruolo di garanti
dei diritti e dell’ambiente. Ma in Italia un simile atteggiamento non
sarà tollerato. Le urne sono vicine, e gli elettori faranno pesare questa scelta sconsiderata ai partiti che li hanno delusi in Europa».
«Nonostante l’esito del voto a Strasburgo – dichiara Elena Mazzoni, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia –
la pressione dei cittadini ha portato un importante risultato: le
telefonate e le lettere di protesta giunte in questi giorni ai loro
uffici, hanno contribuito a creare una grave frattura nel partito
socialdemocratico. Diversi eurodeputati del Pd hanno deciso di disertare
la seduta o di votare contro il CETA, segno che il pensiero unico non
ha ancora contagiato uno dei partiti che si dicono progressisti. Pubblicheremo i nomi di chi ha deciso di svendere l’interesse pubblico e le sorti di milioni di persone a pochi grandi rappresentanti del settore privato».
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Ciò che era riuscito con il TTIP non è riuscito con il CETA. Il che apre scenari inquietanti sul fronte alimentare e non soltanto. Un'altra sconfitta per il popolo Europeo.
RispondiElimina... sono basita. Dopo aver letto l'articolo, mi sento di dire solo che c'è poco da commentare. Spero soltanto che il Parlamento italiano, nel bene dell'economia di tutta la nostra nazione faccia qualcosa ... qui non c'è giorno in cui non ci si senta sprofondare momento dopo momento ... speriamo solo che tutto questo possa, almeno per noi essere solo una pallida avvisaglia e che il trattato non prenda davvero piede in larga scala. Buona Serata. :-(
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