martedì 1 novembre 2016
1º novembre 1755 - Lisbona viene distrutta da un terremoto e dal conseguente maremoto, che uccidono fra le sessanta e le novantamila persone
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Il grande terremoto del 1755, conosciuto comunemente come terremoto di Lisbona, fu un movimento tettonico che si registrò la mattina del 1º novembre 1755 con epicentro non distante da Lisbona, capitale del Portogallo. Più di metà della Lisbona di allora venne demolita.
Il sisma interessò complessivamente una superficie di 11 milioni di km2 e raggiunse un'intensità stimata tra gli 8,5 e i 8,7 della scala Richter. Nei luoghi in cui le scosse non furono avvertite, i suoi effetti si manifestarono sotto le acque. Colpì gran parte dell'Europa, dell'Africa e dell'America, ma provocò i maggiori danni nella zona sud-occidentale del Vecchio Continente. Nella sola Lisbona si stima deceduto nell'evento tra il 25 e il 30% della popolazione. L'evento ebbe profonde ripercussioni sulla società portoghese, tanto che le ambizioni coloniali del Portogallo nel XVIII secolo furono totalmente distrutte. L'eco dell'evento fu amplissima in tutta Europa, originando anche profonde riflessioni sulla natura di Dio, e sull'inspiegabilità delle sue "punizioni": Voltaire ad esempio ne fu profondamente colpito, stimolando il dibattito sull'illuminismo e inserendo l'avvenimento nel suo libro Candido o l'ottimismo.
Il 1º novembre del 1755 si verificò un violento terremoto con epicentro sotto l'Oceano Atlantico ad alcune decine di km a sud-sudovest di Lisbona, dove si ebbero fra 60.000 e 90.000 morti (a seconda delle fonti) su una popolazione stimata in 275.000 abitanti. In Marocco vi furono altri 10.000 morti. Le scosse, della durata di circa 6 minuti, provocarono il maremoto nella stessa Lisbona. Il mare si ritirò lasciando il molo e la riva a secco, con tutte le navi e le barche che vi erano ormeggiate, quindi un'onda di 15 metri si abbatté sulla città. All'interno del paese le scosse causarono frane sui monti Arrábida, Serra da Estrela, Julio, Serra do Marão e Sintra.
Il sisma interessò buona parte dell'Europa (Norvegia, Svezia, Germania, Paesi Bassi, Francia, Spagna, Gran Bretagna ed Irlanda) e del Nordafrica (particolarmente a Tangeri, Tetuan, Fez, Meknes e Marrakech in Marocco) e Funchal nell'isola di Madera. Le scosse furono percepite nei Paesi Bassi, in Svizzera, Italia e Corsica, ma anche alle Antille e a Barbados. In Africa fu avvertito quasi con la stessa violenza che in Europa. La città di Algeri fu in gran parte distrutta. In Marocco, molte abitazioni crollarono a Fez e a Meknes, e molti furono coloro che perirono sotto le rovine. Anche Marrakech subì le stesse devastazioni.
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