Articolo da Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
Sabato 19 novembre 2016
FIRENZE. Quello che sembrava impensabile fino a pochi mesi fa, con un'Italia del rugby in disarmo — il cui C.T. Jacques Brunel era ormai in uscita — sconfitta in cinque incontri su cinque del Sei Nazioni, è accaduto: l'Italia per la prima volta batte una delle tre potenze dell'Emisfero Sud. È successo oggi, allo stadio Franchi di Firenze dove il Sudafrica è caduto al tredicesimo incontro (il primo nel 1995) con la Nazionale azzurra guidata dal C.T. irlandese Conor O'Shea, entrato in carica dopo il Sei Nazioni scorso e al suo quinto test match con l'Italia, tre dei quali, compreso il presente, vinti.
Il commissario tecnico aveva dovuto operare quattro cambi per motivi fisici (Ghiraldini, Lovotti, Esposito e Mbanda) dopo la partita, durissima, del sabato precedente a Roma contro la Nuova Zelanda ma, nonostante la sconfitta contro gli All Blacks per 10-68, aveva ritenuto positiva la prova della squadra. Dentro, quindi, 11 dei 15 reduci della partita precedente più Panico, Gega, Venditti e Minto.
L'avvio è parso ricalcare un cliché ben noto: Italia volenterosa e coraggiosa ma avversari più cinici e disincantati e in vantaggio. E in effetti i primi punti sono sudafricani, con il terza ala Le Roux a tagliare nella difesa italiana e a offrire ad Habana la palla della prima meta; Lambie non trasforma e si resta 0-5, ma dopo 3 minuti lo Springbok sbagliato, Dries van Schalkwyk, sudafricano che gioca per l'Italia, è lesto a prendere palla dopo una touche azzurra a pochi metri dalla linea di meta avversaria e a finalizzare; il "poliziotto" Canna arrotonda e l'Italia conduce per la prima volta in partita per 7-5. La sindrome dell'Italia contro le grandi sembrava riaffiorare quando al 17' de Allende ruba palla in intercetto, Parisse buca il placcaggio e il sudafricano di antica origine portoghese porta i suoi a 10, punteggio poi arrotondato da Lambie a 12. Padovani capitalizza al 30' una punizione concessa dall'irlandese Clancy per fallo sudafricano in mischia chiusa, e il punteggio si assesta sul 10-12 che è quello con cui termina il primo tempo, anche perché nel finale agli Springbok viene impedito energicamente per due volte di andare in meta e consolidare il vantaggio: rilevante il secondo salvataggio, quasi allo scadere, quando Padovani e Benvenuti placcano Lambie quando ormai solo l'inerzia sarebbe bastata a spingerlo in meta.
La ripresa parte quasi subito male per l'Italia, perché al 42' Fuser placca alto du Toit su una touche e va fuori 10 minuti. Nonostante l'inferiorità numerica l'Italia paga solo, nel periodo in 14, tre punti per via di una punizione a seguito di un fuorigioco durante un multifase sudafricano conclusosi con un nulla di fatto. Fuser rientra sul 10-15 e al 58' è Venditti, dopo una serie di attacchi a percussione sul fronte sudafricano, a sfondare in meta, non prima di avere abbattuto Strauss, ultimo ostacolo tra lui e il traguardo, nella corsa terminata con il punteggio in parità 15-15. Canna trasforma e a 20' dalla fine l'Italia conduce 17-15.
Di nuovo, il secondo vantaggio italiano dura solo tre minuti come il primo: fuorigioco azzurro e Jantijes porta gli Springbok avanti di uno 18-17; altri tre minuti e l'Italia ottiene il vantaggio su un'azione multifase: Canna al piede cerca di mettere in meta Gega ma la palla è lunga, ma si riparte da un calcio piazzato che il beneventano mette tra i pali a quindici minuti dalla fine: 20-18, terzo vantaggio azzurro del pomeriggio.
Gli Springbok avanzano confusi, più di forza che di ragionamento, ma l'Italia tiene le distanze e ormai ha preso le misure: nel finale l'Italia mette a terra una meta in spinta, ma il guardalinee gallese Owens segnala a Clancy un piede italiano fuori dal campo e l'arbitro non può che annullare, ma il gioco riprende con una touche sudafricana a cinque metri dalla propria linea di meta quando mancano solo 13 secondi da giocare. L'Italia ruba la palla, attende lo scoccare dell'ottantesimo minuto e calcia fuori per terminare l'incontro e iniziare la festa.
Per la prima volta l'Italia sconfigge una delle prime tre Nazioni dell'emisfero meridionale. Delle grandi storiche a essere battute dall'Italia le prime furono Irlanda e Francia nel 1997, Scozia nel 1998 e Galles nel 2003; tra le europee manca ancora l'Inghilterra, mai battuta dal 1991, anno del primo incontro ufficiale tra le due squadre. Per quanto riguarda l'Emisfero Sud, l'Argentina fu battuta nel primo test match assoluto tra le due nel 1978, ma il Sudafrica è l'avversario di maggior rilievo a essere battuto dall'Italia in quanto per la prima volta gli Azzurri sconfiggono una delle vincitrici della Coppa del Mondo. Ancora al di là da venire la prima vittoria contro la Nuova Zelanda (primo incontro 1987) e Australia (mai battuta dal 1973).
Tabellino
Firenze, stadio Artemio Franchi, ore 15 UTC+1ITALIA — SUDAFRICA 20-18 (10-12)
Marcatori: 8' Habana mt (0-5); 11' v. Schalkwyk mt Canna tr (7-5); 17' de Allende mt Lambie tr (7-12); 30' Padovani cp (10-12); 45' Lambie cp (10-15); 58' Venditti mt Canna tr (17-15); 61' Jantjies cp (17-18); 64' Canna cp (20-18).
ITALIA: Padovani; Bisegni, Benvenuti, McLean, Venditti; Canna (70' Allan), Bronzini (70' Gori); Panico (41' Quaglio), Gega, Cittadini (41' Ferrari); Fuser, v. Schalkwyk (27' Biagi); Minto (60' Steyn), Favaro, Parisse (cap).
C.T.: O' Shea.
SUDAFRICA: Le Roux (70' Goosen); Combrinck, Venter, de Allende, Habana; Lambie (52' Jantjies), Paige (52' de Klerk); Mtawarira (52' Kitshoff), Strauss, Koch (52' Nyakane); du Toit, de Jager; Carr, Alberts (65' Mohojt), Whiteley (70' Mostert).
C.T.: Coetzee.
Arbitro: Clancy (Irlanda)
Ammonizioni: 42'-52' Fuser.
Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
Autori: vari
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Il proverbio del giorno non è niente male ma vengo a scriverti qui. Non sono un amante del rugby (e neanche del calcio, anche se l'h praticato come portiere) ma questa notizia è ottima. MI da l'occasione di vendicarmi di tutti gli sberleffi (amichevoli) che mi fanno i miei amici francesi che sono dei fanatici del rugby. Grazie Vindenzo per darmi questa possibilità. Buona serata domenicale.
RispondiEliminaEssendo io, davvero poco "sportiva", ma curiosa... da te non finisco mai d'imparare ;)
RispondiEliminaSerena settimana