Articolo da Peacelink
Dall’Argentina macrista arriva un pesante attacco ai desaparecidos e alle loro famiglie. Pochi giorni fa, il segretario ai Diritti umani e al pluralismo culturale Claudio Avruji ha sostenuto che gli oppositori eliminati dal triumvirato militare Massera-Videla-Agosti non arrivano a settemila e, non contento, ha affidato la direzione dell’Espacio de Memoria dell’ex Esma, dove sono stati torturati ed eliminati migliaia di desaparecidos, a Mariano Miranda, il pubblico ministero di Jujjuy che sta rivestendo un ruolo di primo piano nella detenzione della deputata del Parlasur e presidente dell’associazione Tupac Amaru Milagro Sala.
Del resto, uno degli obiettivi di
Mauricio Macri, fin dalla sua campagna elettorale per la Casa Rosada,
era quello di cancellare la memoria dei desaparecidos e fare
terra bruciata intorno alle organizzazioni impegnate per la tutela dei
diritti umani. Per raggiungere il suo scopo, Macri ha scelto Claudio
Avruji, uno che con il pluralismo culturale e la tutela della memoria
non ha proprio niente in comune. La lista delle vittime del regime
militare, raggiungerebbe quota 7.010, a cui vanno aggiunte 1.561 persone
assassinate: questi i dati divulgati dalla Secretaría de Derechos
Humanos, che ha esteso la sua macabra quanto distorta contabilità a
partire dal 1973. Questi stessi dati, appartenenti al Registro Unificado
de Víctimas del Terrorismo de Estado, sono stati consegnati
all’organizzazione non governativa vicina alla destra, Ciudadanos Libre,
con il sostegno entusiasta del Clarín, il quotidiano più
conservatore del paese, noto per aver sostenuto apertamente la dittatura
e, negli ultimi anni, scatenato una guerra mediatica senza quartiere
contro il kirchnerismo. Tutto ciò non è casuale, ma fa parte di un piano
preordinato di Macri per perpetuare l’impunità dei torturatori di
allora con il sostegno di una parte della stampa, a partire proprio dal Clarín,
apertamente negazionista. Impunità, repressione e provocazioni sono i
tratti che contraddistinguono la presidenza Macri. Nel caso specifico,
il presidente e suoi uomini cercano di cancellare il dramma dei desaparecidos
ogni giorno, con dichiarazioni e frasi ad effetto, nella speranza che
il paese li segua. Di questa strategia fa parte anche la vergognosa
equiparazione tra coloro che hanno combattuto la dittatura e i militari
che si sono sentiti in dovere di agire per evitare che il paese
scivolasse verso il comunismo. La cosiddetta teoria dei “due demoni”,
utilizzata purtroppo anche in Italia per delegittimare la Resistenza,
viene di nuovo tirata fuori dal cilindro per giustificare il lavoro
sporco degli aguzzini nei campi di detenzione clandestini sorti in tutto
il paese. Al tempo stesso, Macri soffia sul fuoco e apre a ong
apertamente revisioniste come Ciudadanos Libres che, tramite l’avvocato
José Mangiocalda, di recente hanno denunciato un collettivo studentesco
con la singolare accusa di far politica all’interno di una scuola perché
avrebbe attentato ai diritti degli adolescenti. Così la Casa Rosada
cerca di sviare l’attenzione sugli oltre tremila membri dell’esercito e
della polizia bonaerense che hanno sostenuto apertamente la dittatura e
continuano ad essere in servizio, al pari degli alti vertici della
polizia metropolitana. Purtroppo, episodi di questo tipo non sono una
novità. In passato era stata la volta di Darío Lopérfido, ministro della
Cultura nella Buenos Aires in cui Macri era sindaco, a sparare a zero
contro i desaparecidos, negare l’aperta repressione delle lotte
operaie e popolari degli anni Sessanta e Settanta e sostenere la teoria
degli opposti estremismi.
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Fonte: Peacelink
il "segretario ai Diritti umani e al pluralismo culturale" ricorda i ministri di Orwel!
RispondiEliminaIo posso semplicemente dire, (seppur nella sua banalità come mia affermazione), che è incredibile come questa società, sulla soglia del 2020, che tanto in alcuni film di fantascienza vantavano in passato come "chissà che evoluzione umana", oggi sia più primitiva di un tempo se consideriamo determinati fattori di comparazione ... per farla breve è incredibile sentire ancora queste notizie in un epoca detta "avanzata" come la nostra ... la memoria non si cancella! i diritti non vanno mai calpestati. Buon pomeriggio e buona serata.
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