mercoledì 10 agosto 2016
The Others: recensione del film
The Others è un film del 2001 diretto da Alejandro Amenábar.
Trama
Isola di Jersey, 1945, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Grace Stewart, moglie di Charles, un imprenditore britannico arruolatosi volontario in guerra, è una donna molto protettiva nei confronti dei suoi due figli, Anne e Nicolas, i quali soffrono di xeroderma pigmentoso, una malattia che non permette loro di esporsi alla luce del giorno senza gravi conseguenze per la loro salute. Grace crea quindi delle regole molto rigide all'interno della casa, in modo da proteggere i due bambini da qualsiasi possibilità di esposizione alla luce. Da queste regole nasce una delle frasi più note del film "nessuna porta deve essere aperta prima che l'ultima sia stata chiusa”. Inoltre, essendo un'insegnante privata, istruisce lei i suoi bambini, per non esporli al sole, cosa che succederebbe se uscissero per andare a scuola. Dopo l'arrivo di tre domestici, una vecchia governante di nome Mrs Bertha Mills, l'ancor più anziano giardiniere Mr Edmund Tuttle e una giovane cameriera muta chiamata Lydia, succedono strani avvenimenti nella casa e Grace inizia a credere che possano esserci dei fantasmi, gli "altri" (the others).
Nei suoi disegni, Anne riproduce quattro persone che lei dice di vedere in casa: un uomo, una donna, un bambino di nome Victor e un'anziana signora, che lo stesso Victor definisce "strega". Grace va in soffitta, dove crede di poter trovare questa anziana donna e nota degli oggetti, tra cui un “libro dei morti”, un album fotografico del Diciannovesimo secolo in cui persone decedute vengono ritratte in posa come se fossero vive. Quando Grace, che chiude sempre a chiave le porte dietro di sé, sente improvvisamente suonare il pianoforte (Walzer Op.69 n.1 di Chopin) in una delle stanze chiuse non c'è dubbio che qualcuno si sia introdotto in casa e quindi si arma di fucile per dare la caccia a questi intrusi, senza però trovarne traccia. Rimprovera la figlia perché afferma di parlare coi fantasmi, ma li sente anche lei, tanto che si convince che la casa sia maledetta, decide quindi di andare a chiamare il prete del villaggio per farla benedire, dicendo ai domestici di controllare se nel giardino ci sono le tombe dei precedenti proprietari della casa, magari i veri fantasmi, tra cui il bambino Victor. Ma i domestici sembrano tramare qualcosa: il giardiniere ricopre una lapide in giardino con un mucchio di foglie, mentre Mrs Mills ascolta stranamente speranzosa le rimostranze di Anne nei confronti della madre.
Mentre Grace sta correndo verso il villaggio si ritrova persa in una nebbia fitta e si imbatte accidentalmente in suo marito Charles, creduto disperso in guerra, e felice lo riporta a casa. Ma Charles appare piuttosto confuso e distaccato e sembra avercela per qualche oscura ragione con Grace; infatti se ne va dopo un solo giorno di permanenza affermando di dover tornare al fronte. In una conversazione tra Mrs Mills e Mr Tuttle, la donna commenta la situazione di Charles dicendo: “non credo lui sappia dove si trova”. Mentre Grace prepara Anne per l'imminente comunione, quest'ultima prende le sembianze di un'anziana signora, facendo spaventare Grace, che l'aggredisce. Anne non si rende conto del suo cambio di aspetto e per questo la reazione della madre la terrorizza; pensando che sia impazzita prende le distanze da lei, trovando conforto nella signora Mills, alla quale racconta di vedere non solo Victor, ma anche tutta la sua famiglia e l'anziana signora. Mrs Mills dice alla bambina che anche lei li vede, ma che non possono dire niente alla madre perché non è pronta ad accettare la verità.
Grace sente Mrs Mills affermare che “a volte il mondo dei morti si mescola a quello dei vivi” e la sua sicurezza inizia a vacillare. Una mattina sente i bambini gridare e quando accorre apprende che tutte le tende della casa sono scomparse, in un chiaro tentativo di colpire i bambini e la loro fotofobia. I domestici si rifiutano di aiutarla a ritrovarle e Grace comprende che sono in qualche modo coinvolti nella sparizione, così li caccia dalla casa e mette al riparo i bambini dalla luce. I domestici nell'andarsene decidono di togliere le foglie in giardino, scoprendo le lapidi delle tombe, che Tuttle aveva nascosto precedentemente. Quella stessa notte, Anne e Nicholas escono di soppiatto dalla casa per andare a cercare il loro padre, ma si imbattono nelle tre lapidi scoperte, le quali sono proprio le tombe dei tre domestici. Nello stesso momento Grace, che si era recata negli alloggi dei domestici, trova una fotografia del libro dei morti nascosta sotto un materasso e rimane scioccata nel constatare che ritrae proprio Mrs Mills, Mr Tuttle e Lydia, abitanti in quella stessa casa tempo prima e morti nel 1891.
I bambini corrono in casa e Grace riesce a fermare i fantasmi dei domestici all'esterno, minacciandoli con il fucile. I tre, immuni ai proiettili, ammettono a Grace di essere morti di tubercolosi più di 50 anni prima e che i vivi e i morti hanno imparato a coesistere. Anne e Nicholas cercano di rifugiarsi al piano di sopra ma si imbattono nell'anziana signora, la “strega”, che scoprono essere una medium impegnata in una seduta spiritica insieme ai genitori del bambino Victor, dopo essere stata posseduta da Anne.
Dunque i veri fantasmi non sono Victor e gli altri, ma i domestici, Anne, Nicholas e la loro madre, che arriva nella stanza e in un ultimo disperato tentativo cerca di attaccare i protagonisti della seduta spiritica, scuotendo il tavolo e stracciando le carte su di esso. Ma ciò che vedono i vivi è soltanto il tavolo che si muove e la carta che si strappa da sola. Grace, finalmente consapevole, confessa ai figli che cosa è accaduto poco prima dell'arrivo dei tre domestici: distrutta per la perdita del marito e incapace di sostenere l'angosciosa malattia dei figli, in un raptus di follia li aveva uccisi, soffocandoli con un cuscino, dopodiché si era suicidata con il fucile da caccia. Subito dopo Grace aveva sentito le risa dei suoi bambini nell'altra stanza all'inizio del film, così si era convinta che Dio avesse fatto un miracolo, dando alla sua famiglia una seconda possibilità. I tre si rendono conto che anche Charles è morto in guerra, ma che non ne era conscio in quanto fantasma proveniente da un altro luogo, cioè dal suo campo di battaglia.
Dopo la partenza di Victor e la sua famiglia, che ormai hanno rinunciato a vivere in quella casa, mrs Mills e gli altri due domestici tornano a vivere in casa Stewart, assicurando a Grace che avrebbero imparato a convivere tutti insieme e che avrebbero notato solo poco le nuove persone viventi che sarebbero venute ad abitare con loro nella casa lasciata in affitto. Infine, Anne e Nicholas scoprono di non essere più fotosensibili e per la prima volta si espongono felicemente alla luce del sole che entra dalla finestra.
Curiosità sul film
Secondo William Skidelsky di The Observer, il film sarebbe liberamente ispirato a Il giro di vite, (titolo originale: The Turn of The Screw), capolavoro dello scrittore statunitense Henry James del 1898. Nel libro le vicende soprannaturali sono narrate dal punto di vista di una giovane donna, istitutrice in una casa infestata da una coppia di fantasmi.
Il film è uscito il 10 agosto 2001 in 1 678 cinema negli Stati Uniti ed in Canada ed ha incassato 14 milioni di dollari nel suo primo weekend, piazzandosi al quarto posto fra i film più visti, dove rimase per altre tre settimane, aumentando anche le sale che lo proiettavano.
La mia opinione
Un film ricco di colpi di scena e tanta suspense. Ottima interpretazione di Nicole Kidman, per molti definita la Grace Kelly degli anni '90. Un finale per nulla scontato e originale. Se dovessi usare tre aggettivi per questo film, lo definirei: affascinante, coinvolgente e claustrofobico.
Voto: 7+
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Photo credit Daniel Muñoz [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons
3 commenti:
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Mi ricordo che ci sono delle scene molto impressionanti, di vera paura (mai in un altro film, scene così...).
RispondiEliminaPiaciuto molto anche a me! Belle atmosfere cariche di suspense... e il finale *_*
RispondiEliminaERa piaciuto moltissimo questo film. Mirabile l'interpretazione di Kidman ma tutta l'ambientazione così gotica, chiusa, claustrofobica davvero è da premio
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