Articolo da Il Fatto Storico
Molte civiltà fanno risalire le loro
origini a metà tra storia e leggenda. Nel caso della Cina, quella
sottile linea avvenne tra il 2.200 e il 2.000 a.C., quando un eroe
leggendario chiamato Yu riuscì a fermare l’esondazione del Fiume Giallo e
a guadagnare l’autorità per fondare la dinastia Xia, tradizionalmente
considerata la prima dinastia di imperatori cinesi. Questa storia è
stata però scritta molto dopo i presunti fatti, e gli archeologi finora
non erano riusciti a trovare prove attendibili per verificare né
l’esondazione né la stessa dinastia Xia.
Ora però, una squadra di scienziati
specializzati in archeologia, antropologia, sismologia e geologia, ha
pubblicato uno studio sulla rivista Science che supporta la leggenda cinese, e che suggerisce la storicità della dinastia Xia.
La ricerca è durata quasi un decennio.
Nella primavera del 2007, l’autore a capo dello studio, il geologo
Qinglong Wu, stava lavorando a un post-dottorato quando la sua squadra
ha trovato dei sedimenti di un antico fondale di lago sulle pareti della
gola dei monti Jishi, nei tratti superiori del Fiume Giallo.
Ipotizzarono che una frana avesse formato una diga nella gola,
producendo quindi un lago. Qualora poi la diga avesse ceduto, si sarebbe
verificata una grande inondazione.
Seguendo un’intuizione, Wu ha viaggiato
per 25 km verso la valle, arrivando in un luogo dove un grande terremoto
distrusse numerose abitazioni dell’insediamento neolitico chiamato
Lajia. Successivamente, uno spesso strato di fango inghiottì le rovine e
le vittime, conservandole fino alla loro riscoperta negli anni ’90.
Wu ha però scoperto che il fango di Lajia
combacia col materiale della gola di Jishi. La sua ipotesi è che lo
stesso terremoto che aveva distrutto l’insediamento a valle, aveva anche
causato una frana (formando una diga) a monte. Poiché il sedimento era
piuttosto diverso da quello portato dai temporali, “il terremoto e
l’inondazione deve essere avvenuti lo stesso anno”, dice Darryl Granger,
geologo presso la Purdue University e co-autore dello studio.
A quel punto, Wu ha cominciato a pensare
che questo evento potesse essere la base della leggenda cinese della
grande esondazione. «Non lo dissi agli altri perché non volevo mi
prendessero in giro», ha dichiarato. Invece, ha discretamente raccolto
le tracce dei depositi del lago nella gola e i sedimenti
dell’inondazione a valle, e ha girato i dati a specialisti di tutto il
mondo. Il team ha concluso che una frana creò una diga alta 200 metri
che bloccò il grande Fiume Giallo per 6-9 mesi. L’acqua accumulata alla
fine sovrastò la diga e la distrusse velocemente, causando
un’esondazione tra le più grandi di tutto l’Olocene, cioè degli ultimi
12.000 anni, spiega Granger. È difficile determinare quando ciò
successe, ma la datazione al radiocarbonio dei resti umani di Lajia dice
il 1.900 a.C. circa.
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Fonte: Il Fatto Storico
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Articolo tratto interamente da Il Fatto Storico
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