San Martino
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
va per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppietando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
va per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppietando:
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.
Giosuè Carducci
Mi mancava, per questo undici novembre, il ricordo di questi versi, un classico da sempre amato.
RispondiEliminaTi ringrazio, CODW, di aver provveduto a rinnovarne la memoria e l'emozione.
Saluti cari
Marilena
Versi amatissimi !!!
RispondiEliminaUn abbraccio da Beatris
un classicone
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