[di Organizzazione lucana ambientalista]
Uscire dall’era del petrolio per ridurre i gas serra, l’inquinamento delle acque e del suolo, per evitare guerre e terrorismo e per vivere in un mondo più equo, solidale e sostenibile per tutti. Ma anche un NO alle trivelle del petrolio che il governo Renzi vuol imporre alle comunità lucane in terra e in mare. Sono questi contenuti della marcia dei cinquemila oggi a Policoro (dati ufficiali della Questura) alla si sono uniti i commercianti e le attività produttive del centro jonico, sindacati e associazioni tra le quali No Scorie Trisaia.
Presenti i sindaci di alcuni comuni del materano ed i rappresentanti della Chiesa. Questi ultimi hanno chiesto scusa ai giovani a nome degli adulti per aver lasciato un mondo inquinato e pieno di conflitti. La Chiesa con l’Enciclica “Laudato Sii” di Papa Francesco ascolta e sostiene i giovani – è stato ribadito – perchè insieme si può migliorare per cambiare le nostre coscienze e ciò che ci circonda.
Assenti ancora una volta le istituzioni regionali che si defilano di fronte a questi temi importanti per le comunità con “battaglie” che si concentrano sui quesiti referendari in materia di petrolio, dimenticando però ancora una volta i territori.
“Quanto sta accadendo in Basilicata e cosa accade nel resto del mondo in tema di estrazioni petrolifere e le gravi conseguenze ambientali e sociali che queste comportano, chiediamo alle istituzioni presenti al SUMMIT DI PARIGI e soprattutto a quelle della BASILICATA, le seguenti azioni non più derogabili:
1. Sostituzione urgente di tutte le tecnologie che usano il petrolio e le altre fonti fossili e nucleari;
2. Blocco delle autorizzazioni e sospensione immediata di tutti i nuovi progetti di sfruttamento di fonti fossili ed avvio della sospensione delle attività e la bonifica dei siti di estrazione esistenti;
3. Incremento della superficie terrestre dedicata alle foreste, alle aree naturali ed a forme di agricoltura organica;
4. Incentivazione del risparmio energetico e riduzioni delle emissioni “clima alteranti” in tutte le attività umane;
5. Sviluppo delle energie rinnovabili, eque ed alla portata di tutti (No a mega impianti!);
6. Incentivazione della ricerca scientifica e delle applicazioni tecnologiche finalizzate alla sostenibilità di tutte le attività umane;
7. Nuove forme di convivenza civile tra i popoli, senza sfruttamenti, guerre e terrorismo;
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Fonte: Ola (Organizzazione lucana ambientalista)
Autore: redazione Ola (Organizzazione lucana ambientalista)
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Articolo tratto interamente da Ola (Organizzazione lucana ambientalista)
La Basilicata è una regione bellissima, racchiude in se tutt'e le caratteristiche di ogni regione d'Italia.Policoro è stata metà di molte mie vacanze, ma a parte questo, trovo che sia l'ennesimo schiaffo dato al sud, dal governo centrale, sulla questione di considerarci solo pattumiera o terra di conquiste.Sono molto arrabbiata e, per quello che vale dirlo su di un blog, la terra di Basilicata non si tocca.Mettessero le scorie radioattive nello spazio Expo...bello fare i gay con il culo degli altri.
RispondiEliminaciao Cavaliere.