"Il Potere ha deciso che siamo tutti uguali".
L'ansia del consumo è un'ansia di obbedienza a un ordine non pronunciato.
Ognuno in Italia sente l'ansia, degradante,di essere uguale agli altri nel consumare, nell'essere felice, nell'essere libero: perché questo è l'ordine che egli ha incosciamente ricevuto,e a cui "deve" obbedire, a patto di sentirsi diverso. Mai la diversità è stata una colpa così spaventosa come in questo periodo di tolleranza. L'uguaglianza non è stata infatti conquistata, ma è una "falsa" uguaglianza ricevuta in regalo. Una delle caratteristiche principali di questa uguaglianza dell'esprimersi vivendo, oltre alla fossilizzazione del linguaggio verbale, è la tristezza: l'allegria è sempre esagerata, ostentata, aggressiva, offensiva. La tristezza fisica di cui parlo è profondamente nevrotica. Essa dipende da una frustrazione sociale. Ora che il modello sociale da realizzare non è più quello della propria classe, ma imposto dal potere, molti non sono appunto in grado di realizzarlo. E ciò li umilia orrendamente...Non è la felicità che conta? Non è per la felicità che si fa la rivoluzione? Oggi , questa felicità - con lo Sviluppo- è andata perduta. Ciò significa che lo Sviluppo non è in nessun modo rivoluzionario, neanche quando è riformista. Esso non dà che angoscia.
Tratto da
Trabocca di Verità questa citazione...ahimè, sempre più attuale...
RispondiEliminagrazie per la Condivisione Vincenzo...a presto..
Niki
Analisi lucida del nostro oggi. Un profeta che ha pagato con la vita la sua coerenza.
RispondiEliminaBuona domenica
Analisi lucida e sempre attuale sulla nostra società.L'ho anche condivisa nel mio blog.Saluti :).
RispondiEliminaPasolini è stato un grande con una capacità di analisi sociale e un'acutezza di pensiero eccezionali.
RispondiEliminaQuarant'anni dopo la situazione é ancora più triste di quando scriveva Pasolini!
RispondiEliminaTalmente vera, lucida, attuale da fare paura...parole e pensieri che non abbiamo il coraggio di affrontare, perchè ci mettono in discussione e mettono in discussione la nostra "normalità"...
RispondiEliminaBuona serata.
Condividerò nel mio blog questo post illuminante, interessante. Grazie
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