giovedì 12 maggio 2011
Grandi opere: Il prato di Rabindranath Tagore
Il prato
L'erba minuta, che il piede calpesta, si stende
oltre la siepe, oltre la strada; ricopre,
come un morbido tappeto, la terra intera.
Dio vi ha sparso i suoi fiori.
E sorride se tu li cogli per ornare il suo altare.
Al margine del prato, gli alberi stanno in punta
di piedi, per spiare il cielo.
Rabindranath Tagore
7 commenti:
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A volte basta un'immagine per ritrovare il sorriso...
RispondiEliminaGrazie Cavaliere Oscuro del web..anche se di oscuro in te c'è ben poco credo ;)
A presto, Artemisia
"Al margine del prato gli alberi stanno in punta di piedi , per spiare il cielo"...io mi sento proprio come quegli alberi quando mi immergo in collina tra i prati e il limitare dei boschi.
RispondiEliminaMolto bella Cavaliiere...grazie per la condivisione..
dandelìon
Deliziosa questa poesia di Tagore. E' "pulita", semplice e porta con sé la freschezza di un prato a primavera.
RispondiEliminaMeravigliosa... ma poi è arrivato l'uomo!
RispondiEliminaveramente deliziosa questa poesia,buona serata
RispondiEliminaTagore è un grande poeta. Bellissima poesia.
RispondiEliminaQuesto é sentimento non banale!
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