La rivista Regulatory Toxicology and Pharmacology ha ritirato per gravi conflitti di interessi degli autori uno studio del 2000 sulla sicurezza del glifosato, l’erbicida commercializzato da Monsanto e spesso usato insieme a sementi transgeniche. Lo studio, firmato Gary Williams, Robert Kroes e Ian Munro, concluse che il glifosato non presentava rischi per la salute umana, né di natura cancerogena né riproduttiva.
Il ritiro è stato motivato dal fatto che documenti interni di Monsanto, emersi in varie cause legali, hanno mostrato che le conclusioni si basavano quasi esclusivamente su studi aziendali di Monsanto, ignorando ricerche indipendenti degli anni ’90 che suggerivano potenziali effetti tossici, peraltro confermati nel 2015 dalla classificazione dello IARC come "probabile cancerogeno". Parti dello studio sarebbero state scritte proprio da dipendenti Monsanto.
La perdita di integrità scientifica di questo lavoro "pilotato", citato come fonte in centinaia di altri studi successivi e considerato una "pietra miliare" sul tema della sicurezza del glifosato, mette ora in serio dubbio la base scientifica che ha sostenuto l’uso dell'erbicida, e potrebbe impattare sulle politiche dell’UE che nel 2023 aveva prorogato l'autorizzazione all'uso del glifosato fino al 2033.
Fonte: Wikinotizie, le notizie a contenuto aperto
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