Articolo da Nurse24
È arrivato giovedì 14 dicembre 2017 il sì definitivo
del Senato al disegno di legge sul testamento biologico, che ora è
legge. Con il sì dell'aula del Senato alle norme in materia di consenso
informato e disposizioni anticipate di trattamento (Dat), arriva dunque
in Italia la legge sul biotestamento.
Biotestamento, tra Dat e consenso informato: Tutti i dettagli della legge
Con il sì dell'aula del Senato alle norme in materia di consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento (Dat), arriva in Italia la legge sul biotestamento.
La legge si divide in due parti: una più generale sul consenso informato sui trattamenti sanitari e una sulla compilazione delle Dat, attraverso le quali una persona potrà lasciare le sue volontà circa le cure a cui essere sottoposto o da rifiutare quando non sarà più cosciente a causa di un incidente o una malattia.
Consenso informato
È promossa e valorizzata la relazione di cura e di fiducia tra paziente e medico che si basa sul consenso informato nel quale si incontrano l'autonomia decisionale del paziente e la competenza, l'autonomia professionale e la responsabilità del medico.
In tale relazione sono coinvolti, se il paziente lo desidera, anche i suoi familiari o la parte dell'unione civile o il convivente ovvero una persona di sua fiducia. Nella relazione di cura rientrano, per le rispettive competenze, anche gli altri componenti dell'équipe sanitaria.
Ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile riguardo alla diagnosi, alla prognosi, ai benefici e ai rischi degli accertamenti diagnostici e dei trattamenti sanitari indicati, nonché sulle possibili alternative e sulle conseguenze dell'eventuale rifiuto del trattamento sanitario e dell'accertamento diagnostico o della rinuncia ai medesimi.
Il consenso informato è acquisito nei modi e con gli strumenti più consoni alle condizioni del paziente, è documentato in forma scritta o attraverso videoregistrazioni o, per la persona con disabilità, attraverso dispositivi che lo consentano.
Possibile stop a nutrizione e idratazione artificiale
Nutrizione e idratazione vengono equiparate a trattamenti sanitari e quindi sarà possibile chiedere lo stop alla loro somministrazione o rifiutarli.
Abbandono delle cure e obiezione di coscienza per i medici
Di fronte alla richiesta di un malato di “staccare la spina”, non avranno quindi “l'obbligo professionale” di attuare le volontà del paziente. Il malato potrà comunque rivolgersi a un altro medico nell'ambito della stessa struttura sanitaria.
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Fonte: Nurse24
Autore: redazione Nurse24
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Articolo tratto interamente da Nurse24
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