Le candele
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.
come una fila di candele accese,
dorate, calde e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
penosa riga di candele spente:
le più vicine danno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m'accora il loro aspetto,
la memoria m'accora il loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
la memoria m'accora il loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
come s'allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
come crescono presto le mie candele spente.
Kostantinos Kavafis
Le candele del passato sono anche ricordi che permettono a te stesso di accendere le candele di domani, in modo più gioioso o talvolta più ferito, ma spegnerle è come volerle rinnegare od obliare, cosa che forse in certi casi ha senso, ma alla fine le tue candele passate sono sempre con te perché anche se spente occupano spazio nella tua anima e non puoi prenderle farne un sacco e gettarle via per cui per quanto lontane, saranno sempre presenti. Sta a noi alimentare quelle più belle, far tesoro ma passare oltre senza rinfocolarle, quelle più amare.
RispondiEliminaSono d'accordo con la tua opinione.
EliminaCaro Vincenzo, anche qui ai trovato il modo per portare dei buoni versi.
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso.
EliminaEh!
RispondiEliminaSagge parole poetiche.
Sono d'accordo.
Elimina