Comunicato da Forum Italiano Movimenti per l’Acqua
Non sono passati più di tre giorni dalla
rivendicazione da parte di Renzi dell’astensionismo nel referendum
sulle trivellazioni (“referendum inutile”, come certamente hanno capito
gli abitanti di Genova), che il governo e il Pd compiono l’ulteriore
atto di disprezzo della volontà popolare. Il tema questa volta è l’acqua
e la legge d’iniziativa popolare, presentata dai movimenti nove anni
fa, dopo aver raccolto oltre 400.000 firme. La legge è stata approvata
ieri alla Camera, fra le contestazioni degli attivisti del Forum
Italiano per i Movimenti per l'Acqua e dei deputati di M5S e SI che in
aula non hanno fatto mancare di far sentire la loro voce di fronte a
questo scippo.
Il testo approvato infatti è
radicalmente diverso, nella forma e nei principi, di quello proposto dal
Forum e sottoscritto dai cittadini. Nonostante il ministro Madia
insista a dire che "finché c'è questo governo nessuno sentirà parlare di
privatizzazione dell'acqua", il suo partito, il PD, e la sua
maggioranza hanno stravolto il testo a partire dall’articolo 6 che
disciplinava i processi di ripubblicizzazione. E la discussione di ieri
ha fatto cadere anche l'ultima foglia di fico dietro la quale il PD
aveva provato a nascondersi. Infatti, la Commissione Bilancio ha
cancellato la via prioritaria assegnata all'affidamento diretto in
favore di società interamente pubbliche.
Non solo, mentre la legge va in
discussione al Senato procede a passo spedito l’iter del decreto Madia
(Testo unico sui servizi pubblici locali) che prevede l’obbligo di
gestione dei servizi a rete (acqua compresa) tramite società per azioni e
reintroduce in tariffa l’”adeguatezza della remunerazione del capitale investito”,
ovvero i profitti, nell’esatta dicitura abrogata dal voto referendario.
Inoltre, tale decreto dice esplicitamente che prevarrà su tutte le
norme di settore, comprese quelle sul servizio idrico.
Questi sono i fatti, che smentiscono da soli il Ministro Madia quando afferma impunemente che "il dlgs rispetta l'esito del referendum”.
A tutto questo occorre rispondere con
una vera e propria sollevazione dal basso, con iniziative di contrasto
in tutti i territori e l’inondazione di firme in calce alla petizione
popolare per il ritiro del decreto Madia, promossa dal Forum italiano
dei movimenti per l’acqua all’interno della stagione appena aperta dei
referendum sociali.
Roma, 22 Aprile 2016.
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