Articolo da Sbilanciamoci.info
La crescita rallenta e l’occupazione è sempre più precaria e mal remunerata. Un Report svela i problemi strutturali dell’economia britannica, per quanto coperti da pomposi trionfalismi da parte del governo in carica
Un primo effetto immediato della “ritirata” della quota salari nella composizione globale del reddito è la diminuzione della domanda aggregata, di cui i salari rappresentano una fonte consistente[1]. La stagnazione dei salari, unita all’incremento del divario con la – tuttavia debole – crescita della produttività, provoca dunque un vuoto di domanda reale che incoraggia l’indebitamento e intimidisce l’investimento privato, con conseguenti ricadute sulla produttività. La difficoltà nel realizzare profitti reali, infine, induce le imprese stesse a orientarsi verso attività finanziare che forniscono instabili ma consistenti fonti di profitto.
Come spiegare quindi una volta per tutte la “ripresa” dell’economia britannica nel corso del governo di coalizione Conservatori-Liberaldemocratici degli ultimi cinque anni? Il tasso di crescita del reddito di un aggregato economico è, in ultima istanza, determinato dalla crescita della produttivà e dalla crescita della forza lavoro impiegata. Tuttavia, non vi è una relazione univoca tra questi fattori e generalmente accade, come nota Jeremy Smith per il caso UK, che la crescita della produttività sia trainata nel breve/medio periodo dalla domanda, in particolare quella per investimenti. Le politiche di compressione della domanda, più che le imposte sui profitti delle imprese (scese dal 28% al 20% nel corso dell’ultima legislatura), hanno avuto l’effetto di rallentare la produttività attraverso il basso livello di investimenti in capitale fisico.
L’occupazione è potuta perciò ricrescere, grazie ad una stagnante produttività che altrimenti avrebbe ostacolato la creazione di nuovi posti di lavoro. Si tratta però di un’occupazione concentrata nei settori dei servizi a bassa remunerazione. Come confermato dai dati dell’ufficio statistico nazionale, crescita dell’occupazione e scivolamento verso il basso dei salari sono andati di pari passo.
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Fonte: Sbilanciamoci.info
Autore: traduzione a cura di Simone Gasperin e Tommaso Gabellin
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non opere derivate 3.0 Italia.
Articolo tratto interamente da Sbilanciamoci.info
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molto interessante perchè alcuni guardano inghlterra come una panacea il paese del bengodi
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