Articolo da Omissis
Indigeni Yanomani di 19 comunità che
vivono nell’Amazzonia brasiliana presentano segni di contaminazione da
mercurio. Lo dichiara la Ong Survival, secondo la quale nell’area
lavorano diverse miniere d’oro illegali.
“Il 90% degli abitanti originari di
queste comunità presentano gravi sintomi da avvelenamento per la
presenza di mercurio nel proprio organismo” spiega Surival facendo
riferimento a uno studio realizzato dalla fondazione Fiocruz, dalla
Associazione Yanomani Hutukara, l’Istituto Socioambientale e la
Associazione Yekuana, organismi impegnati nel monitoraggio e nella
salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
“Sono i cercatori d’oro illegali che
operano nel territorio yanomani a contaminare i fiumi degli indigeni con
il mercurio che utilizzano durante il processo di estrazione. Il
mercurio entra nella catena alimentare attraverso le acque dei fiumi di
cui si servono gli Yanomani, così come dei pesci che costituiscono la
parte fondamentale della loro dieta” aggiunge Survival.
Gli Yanomani sono una popolazione relativamente isolata di circa 30mila
persone, che vivono nelle regioni brasiliane dell’Amazonia, del nord
Roraima in Brasile e al sud del Venezuela.
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Fonte: Omissis
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Articolo tratto interamente da Omissis
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Siamo dei criminali irresponsabili, pronti a distruggere tutto e tutti per un po' di danaro.
RispondiEliminaAvevo visto un documentario in proposito ma non pensavo fosse così grave la situazione.
RispondiEliminaAscolta Vincenzo. Non siamo proprio in tanti su questa parte del web ad interessarci in modo così vivo dell'ambiente ed allora la mia richiesta che ovviamente sarà la tua di pubblicare il mio commento tutto intero all'interno
RispondiEliminaLuisa Borghi
RispondiElimina+1
Quando Vincenzo Cavaliere parla di questo, io tremo perchè so dove si va a parare. Indigeni in Amazonia che si ammalano perchè contaminati dal mercurio. E' incredibile. Non si sa più come parlare. SE NON SI CAMBIA ROTTA SI MUORE TUTTI. L'altro giorno ho mandato un appello, invito ad andare a votare il 17 aprile sulle trivellazioni. Non c'è stato un +1. Chiedo scusa a tutti i fotografi, le lettrici, le opinioniste, i religiosi, i poeti, gli artisti, gli storici, gli amanti dell'arte, vi chiedo un minuto. Un minuto solo per pensare a quello che succede al nostro mare se quelle trivelle rimangono lì ancora, per pensare alle morti per amianto, a pensare a questi indigeni che non sanno neppure cos'è il mercurio e ne muoiono. Qualcuno pensa che i migranti che arrivano in Europa ci portano malattie e pestilenze. No siamo noi che li facciamo ammalare di branchiti, di raffreddori, di allergie.
Scusate lo sfogo. Ma voi il minuto me l'avete regalato? Lo potete sempre fare, quando volete, ma non troppo tardi