lunedì 8 dicembre 2014
Si è spento Mango
Ieri durante un concerto a Policoro, il noto cantautore italiano Giuseppe Mango ha accusato un malore. Il cantante è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto privo di vita.
Ripercorriamo la sua vita, con la sua biografia tratta da Wikipedia.
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Giuseppe Mango, accreditato spesso come autore Pino Mango e come cantante noto solo col nome Mango (Lagonegro, 6 novembre 1954 – Policoro, 7 dicembre 2014), è stato un cantautore, musicista e scrittore italiano.
Il suo stile unisce diverse sonorità, tra cui pop, rock, soul e world music. Oltre alla carriera solista, Mango ha scritto brani per diversi artisti, tra cui Mia Martini, Patty Pravo, Andrea Bocelli, Loretta Goggi, Mietta e Loredana Berté. Le sue canzoni sono state anche interpretate da artisti stranieri come Leo Sayer, Hélène Ségara e Eleftheria Arvanitaki.
Gli esordi
Nasce a Lagonegro, provincia di Potenza, il 6 novembre 1954. La sua vocazione canora è precoce: all'età di sette anni già suona con gruppi locali, accostandosi a generi musicali (dall'hard rock al blues) totalmente diversi da quelli che, alcuni anni dopo, gli decreteranno il successo. Durante la sua adolescenza i suoi musicisti preferiti sono Led Zeppelin, Deep Purple, Aretha Franklin e successivamente Peter Gabriel. Si iscrive al corso di laurea in sociologia presso l'Università di Salerno e inizia a scrivere testi per canzoni.
Anni settanta
Nel 1975 si reca a Roma e, sotto la guida di Silvano D'Auria, incide, per la RCA Italiana, l'album La mia ragazza è un gran caldo, che sarà pubblicato nell'ottobre del 1976. Due brani, "Per te che mi apri l'universo" e "Tu pioggia io mattino", attirano l'attenzione di Patty Pravo che decide di inserirli nel suo album Tanto. Il secondo di questi cambierà il titolo in "Per amarti d'amore". Anche Mia Martini è attratta dalle melodie di Mango e inserirà "Se mi sfiori" nel suo album Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto.
Nel 1977, per la casa discografica Numero Uno, incide su 45 giri Fili d'aria e Quasi amore, che non sono stati pubblicati su nessun album. L'anno dopo viene inciso un nuovo 45 con Una danza e Non aspettarmi. Nel 1979 esce l'album Arlecchino nel quale il fratello, Armando Mango, compare in veste di autore e ideatore di parti melodiche.
Anni ottanta
Passano ancora tre anni (1982) e, per la Fonit Cetra, esce l'album È pericoloso sporgersi. Tra le canzoni di spicco di questi album dell'inizio di carriera di Mango, possono essere annoverate "Arlecchino" e "Fuori gioco" che parlano del disagio giovanile legato alla droga. Tra gli altri brani si possono citare "Angela ormai", "Sentirti" (incisa da più interpreti), "Nero e blu" (spesso canzone d'apertura dei suoi concerti per molti anni).
Nel 1984 Mango presenta alla Fonit un provino che piace molto all'allora AR Mara Maionchi; il testo originario era del fratello Armando ed il titolo era "Mama Woodoo". Il testo ufficiale ("Oro") fu scritto da Mogol.
Non vengono deluse le aspettative e nei successivi quattro anni vengono pubblicati altrettanti album. Nel 1985 Mango partecipa al Festival di Sanremo con "Il viaggio" ottenendo il premio della critica, pur senza passare il turno alla finale; il brano verrà inserito nell'album Australia.
I riconoscimenti come autore gli valgono tuttavia l'ingresso nei big, che lo vedono al Sanremo del 1986 con "Lei verrà", dall'album Odissea che conquista il disco d'oro per le 150 000 copie vendute. Firma anche la sigla d'apertura "Io nascerò" cantata da Loretta Goggi (incisa per la prima volta dal suo autore nella raccolta del 1999 Visto così) ed è autore del brano "Re", con cui Loredana Berté si esibisce per la prima volta sul palco dell'Ariston, destando il famoso scandalo per la sua performance in versione pre-maman, ed anche del brano "Nessun Dolore" scritta per Anna Bussotti. Sempre in quell'anno vince il Telegatto come rivelazione dell'anno.
Partecipa di nuovo al Festival di Sanremo del 1987, con il brano "Dal cuore in poi". Ma, come molte volte accade, sarà un altro brano del 33 giri Adesso ad avere il maggior successo: "Bella d'estate", scritta con Lucio Dalla. L'album vende 350 000 copie e in 5 mesi conquista 3 dischi d'oro. Viene pubblicato in tutta Europa, ottenendo notevoli riscontri in Spagna dove si colloca ai vertici delle classifiche. Subito dopo verrà pubblicato l'album in lingua spagnola con il nome di Ahora.
Inseguendo l'aquila è l'album che l'artista lucano pubblica nel 1988, accompagnato dal 45 giri Ferro e fuoco. In Italia passa quasi inosservato ma l'album conquisterà comunque il disco d'oro per le 100 000 copie vendute.
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2 commenti:
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Quanto mi dispiace, mi ha colpito molto questa brutta notizia.
RispondiEliminaDani
Mango è stato un grande artista, peccato che se ne sia andato così presto... sai qual è la cosa più brutta? Che un sacco di persone sono andate su youtube a vedere il video della morte di Mango, è osceno.
RispondiEliminaUn abbraccio