domenica 12 febbraio 2012
The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo: recensione del film
The Day After Tomorrow - L'alba del giorno dopo è un film del 2004 diretto dal regista Roland Emmerich. È una storia di fantascienza apocalittica del filone catastrofico sceneggiata dallo stesso Emmerich.
Trama
Durante una campagna di ricerche sulla composizione degli strati di ghiaccio antartici, in stretta relazione con l'osservazione dei cambiamenti climatici, il paleoclimatologo Jack Hall, assieme ai suoi colleghi Frank Harris e Jason Evans, assiste al distacco di una porzione immensa di banchisa dall'Antartide, pari alla superficie del Rhode Island. Alla conferenza delle Nazioni Unite sul surriscaldamento globale tenutosi a Nuova Delhi in India, esponendo i suoi dati, illustrerà le condizioni che ritiene possibili per l'avvento di una glaciazione, anche se non sa quando potrebbe avvenire. Presentando la relazione dei suoi studi, si scontra con il vicepresidente degli Stati Uniti, che non crede a queste previsioni catastrofiche, affermando che l'economia non è abbastanza florida per indirizzare la politica di governo sul cambiamento climatico. Un altro studioso del clima, lo scozzese Terr Rapson, prende per vere le conclusioni di Hall e inizia una collaborazione col professore statunitense. Jack ha anche una vita privata tormentata, divisa tra lo studio, le esplorazioni e la famiglia. È sposato con un chirurgo, la dott.ssa Lucy Hall, ed ha un figlio, Sam, che sente molto la mancanza della figura paterna.
Sam partecipa ai campionati di cultura tra scuole che si tengono negli Stati Uniti, e parte per New York da Washington dove abita, assieme a due compagni di studio, Laura Chapman (della quale è segretamente innamorato) e Brian Parks. L'aeroplano durante il volo entra in una turbolenza dovuta ad un eccezionale temporale, rischiando di precipitare. Sono i primi segnali che qualcosa sta per accadere.
Nel mondo incominciano a verificarsi strani eventi atmosferici; il professor Rapson, dal suo centro di studi in Scozia, verifica un preoccupante calo di 13 °C della temperatura oceanica. Messosi in contatto col collega Hall, lo informa dei dati in suo possesso. Sviluppando quest'ultimi col suo metodo di calcolo, Jack stabilisce che è imminente una nuova glaciazione, in tempi brevissimi. Incontrando nuovamente il vicepresidente degli Stati Uniti, Jack presenta i suoi dati, ma ancora una volta non viene creduto e tacciato di sensazionalismo.
A New York intanto piogge torrenziali devastano la città, fino a che un immane maremoto allaga Manhattan. Sam ed i suoi amici, in compagnia di un ragazzo conosciuto al torneo di cultura, J.D., si rifugiano nella Biblioteca Pubblica di New York. Laura nel tentativo riuscito di salvare una madre con la figlia in pericolo si ferisce ad una gamba.
Nel mondo intanto gli eventi atmosferici degenerano, fino a che Los Angeles viene distrutta da una serie di tornado. In Scozia, nel frattempo, una formazione di elicotteri da trasporto militari precipita entrando in un cono tra le nuvole. Si tratta dell'occhio di un ciclone nel cui interno si raggiunge la temperatura di -150° Celsius. Rapson avvisa immediatamente Hall, e la conclusione è che tre di questi cicloni si stanno indirizzando nell'area a nord dell'equatore. È l'avvento di una nuova glaciazione.
Sam e Laura intanto incominciano ad avvicinarsi sempre più. Il primo, riuscito a mettersi in contatto col padre, viene avvisato di rimanere asserragliato nella biblioteca e di scaldare l'ambiente il più possibile. Jack decide inoltre di partire per New York e salvare il figlio, in compagnia dei due collaboratori, Jason Evans e Frank Harris. Prima di partire Jack incontra direttamente il Presidente degli Stati Uniti che viene convinto dalle sue parole. Si preparerà un'evacuazione di tutti gli Stati centrali verso il Messico. Per ottenere questo vengono azzerati i debiti di questo paese. Chi abita in quelli settentrionali non ha oramai più possibilità di fuga.
A New York, nel frattempo, Sam e Laura cercano di convincere chi si è rifugiato con loro a non abbandonare la biblioteca. Pochi sono convinti, mentre la maggior parte decide di incamminarsi verso sud. Moriranno tutti di freddo e di stenti.
Chi rimane incomincia a bruciare le cataste di libri per cercare di riscaldare l'ambiente. Intanto una nave da trasporto russa si incaglia contro la biblioteca. Laura inizia a stare male, febbricitante. Si tratta del taglio non curato che è in setticemia. Per salvarla Sam, che si è dichiarato a lei (peraltro contraccambiato), esce dalla biblioteca per trovare degli antibiotici nella stiva della nave. Riuscirà, in compagnia di J.D. e Brian, scampando all'attacco dei lupi dello zoo oramai liberi a Manhattan, rientrando appena in tempo dall'arrivo dell'occhio del ciclone. Jack e i suoi amici nel frattempo sono oramai alle porte di New York. Frank Harris muore, precipitando dal tetto di un centro commerciale sommerso dalla neve. Jack e Jason Evans trovano rifugio in una cucina di un fast food abbandonato e riescono a salvarsi. Il giorno dopo, all'alba si incamminano verso la biblioteca, riuscendo ad incontrare Sam e le altre persone asserragliate nella biblioteca.
Il presidente Blake è morto, a causa del maltempo, e il vicepresidente, ricredutosi sugli avvertimenti di Jack, promette, parlando dal Messico, a quella parte del mondo ancora viva, che mai più l'uomo cercherà di sovrastare la natura.
Curiosità sul film
Il regista ha pagato di tasca sua 200.000 dollari per rendere la produzione "ecologica": tutte le emissioni inquinanti o di anidride carbonica generate dalla troupe sono state "annullate" piantando alberi e producendo energia da fonti alternative, quindi non inquinanti.
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Photo credit chiaralily caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons
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