Articolo da Radio Onda d’Urto
Secondo turno delle elezioni amministrative domenica 19 giugno 2016 in Italia. Al voto solo un avente diritto su due (il 50,5% di affluenza nazionale).
Su 121 Comuni sopra i 15mila abitanti che andavano al ballottaggio, il Pd ne ha vinti 34, con discreti risultati solo in Lombardia e Campania (13 in meno
della precedente tornata), il centrodestra 33, molti dei quali nel
NordEst, i Cinque Stelle 19, con exploit in Lazio (4 Comuni oltre a
Roma) e Sicilia (3), oltre al capoluogo di provincia Carbonia, in
Sardegna. Fermandoci ai 20 comuni capoluogo al ballottaggio, il M5S si
e’ imposto complessivamente su 3 ex amministrazioni guidate dal
centrosinistra (Roma, Torino e Carbonia), il centrodestra 8 comuni
(Trieste, Benevento, Grosseto, Isernia, Novara, Olbia, Pordenone e
Savona), il centrosinistra Bologna, Milano, Ravenna, Caserta e
Varese. Sommando questi dati al primo turno: il
centrosinistra amministrerà in 8 comuni capoluogo; il centrodestra in 9
comuni, i Cinque Stelle in 3 comuni.
Tra i neosindaci a cinque stelle ce ne sono due che spiccano, Roma e Torino,
con due donne. Virginia Raggi e Chiara Appendino, rispettivamente con
il 67,2% e il 54,5% delle preferenze, hanno infatti nettamente battuto i
candidati del Pd.
Per tutti i risultati nelle città capoluogo di Provincia, o di Regione, clicca qui.
A Napoli riconfermato
l’uscente De Magistris, a capo di una serie di liste di sinistra, con
ampissimo margine sulla destra, doppiata 66% a 33%, mentre il Pd tiene
solo a Bologna con Merola, 55% a 45% contro la leghista Bergonzoni. A Milano
vittoria risicata per il candidato renziano ed ex commissario unico del
grande evento inutile Expo, Beppe Sala, che dopo un iniziale testa a
testa chiude in vantaggio col 51,7% contro il 48,3 di Stefano Parisi,
pari a circa 17 mila voti di differenza.
Malissimo il Pd nell’ex roccaforte Toscana: in un colpo solo perde Grosseto, Sansepolcro, Montevarchi, Sesto Fiorentino
(la cittadina di 60mila dove Renzi vuole raddoppiare l’aeroporto
Peretola e realizzare un maxiinceneritore, dove ha stravinto il 35enne
Lorenzo Falchi, candidato di Sinistra Italiana, al 65%), mentre Cascina,
vicino Pisa, è la prima cittadina toscana in mano alla Lega Nord, che esce però dal voto pesantemente ridimensionata, anche con la sconfitta nella storica Varese,
che consegna tutti i sindaci dei capoluoghi lombardi al centrosinistra.
Il centrodestra perde i capoluoghi di regione, con l’eccezione di Trieste, dove Roberto Dipiazza scalza il pd Roberto Cosolini. Torna poi sulla scena l’ineffabile Clemente Mastella, che a Benevento batte il candidato del centrosinistra Raffaele Del Vecchio.
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Fonte: Radio Onda d’Urto
Autore: redazione Radio Onda d’Urto
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Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia.
Articolo tratto interamente da Radio Onda d’Urto
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Non c'è da strapparsi i capelli per le perdite del PD, ma non c'è neanche da gioire o stare tranquilli... siamo messi proprio male. Sono tutti uguali, impreparati, ricattabili, avidi e parzialmente sprovveduti.. Certo il PD fa paura con le sue uscite fasciste, ma è nella sua natura, quelli che mi fanno più impressione sono quelli che l'hanno sostenuto credendolo un partito di sinistra...
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