"La maggiore sfida dei prossimi decenni consisterà nell'immaginare, progettare e attuare le condizioni che permettano di ridurre il ricorso alla forza e alla violenza di massa fino al completo abbandono di questi metodi. La guerra, come le malattie mortali, deve essere prevenuta e curata. La violenza non è la medicina giusta: non cura la malattia, uccide il paziente.
L'abolizione della guerra è il primo e indispensabile passo in questa direzione.
Possiamo chiamarla "utopia", visto che non è mai accaduto prima.
Tuttavia, il termine utopia non indica qualcosa di assurdo, ma piuttosto una possibilità non ancora esplorata e portata a compimento".
Gino Strada
Dovremmo imparare a memoria queste parole...
RispondiEliminaGrazie amico mio, un abbraccio forte!
Speriamo, ce ne sarebbe davvero bisogno, per il bene di tutti, ma soprattutto di questo povero pianeta...
RispondiEliminaL'uomo non è un animale nato per la pace, l'utopia sarebbe poter affrontare questo, e una volta affrontato debellare dal nostro io questa sorta di virus... Sarebbe possibile se non fosse che la guerra (insieme alla moda, sono sempre andate di pari passo come due sorelle, una triste, l'altra un po'meno..) è un'ottimo affare economico. Oggi i nostri Stati stanno per cadere in mano a potenti multinazionali, e non credo che ci daranno facilmente carta bianca... anche entro il 2050 dovranno decidere che fare dell'umanità, visto che dopo quella data sarà , difficile per mancanza di risorse per tutti, una riconversione dell'economia e delle fonti energetiche...
E speriamo che questa sfida venga raccolta!
RispondiEliminaTi auguro una buona serata :-)
Che dire? Speriamo che sia un'utopia realizzabile.
RispondiEliminaBel sogno, però temo che per eliminare le guerre debba sparire l'uomo che sin dagli albori dell'umanità ha sempre combattuto spesso a sproposito contro qualcosa o qualcuno.
RispondiEliminaBuona giornata
enrico