domenica 9 maggio 2010

Per non dimenticare: Peppino Impastato

 
Era il 9 maggio 1978 quando fu ritrovato il corpo di Peppino Impastato; un vero eroe che ha lottato fino agli ultimi istanti contro la mafia. Gli eroi non si dimenticano, soprattutto chi muore per i veri valori come la legalità, giustizia e l'onestà. Ecco una sua biografia tratta da Wikipedia.
Giuseppe Impastato, meglio noto come Peppino (Cinisi, 5 gennaio 1948 – Cinisi, 9 maggio 1978), è stato un politico, attivista e conduttore radiofonico italiano, famoso per le denunce delle attività della mafia in Sicilia, che gli costarono la vita.Peppino Impastato nacque a Cinisi, in provincia di Palermo, il 5 gennaio 1948, da una famiglia mafiosa (il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, lo zio e altri parenti erano mafiosi e il cognato del padre era il capomafia Cesare Manzella, ucciso nel 1963 in un agguato nella sua Giulietta imbottita di tritolo).
Ancora ragazzo rompe con il padre, che lo caccia di casa, ed avvia un'attività politico-culturale antimafiosa. Nel 1965 fonda il giornalino L'idea socialista e aderisce al PSIUP. Dal 1968 in poi, partecipa, con ruolo dirigente, alle attività dei gruppi di Nuova Sinistra. Conduce le lotte dei contadini espropriati per la costruzione della terza pista dell'aeroporto di Palermo, in territorio di Cinisi, degli edili e dei disoccupati.
Nel 1976 costituisce il gruppo Musica e cultura, che svolge attività culturali (cineforum, musica, teatro, dibattiti, ecc.); nel 1977 fonda Radio Aut, radio libera autofinanziata, con cui denuncia i delitti e gli affari dei mafiosi di Cinisi e Terrasini, in primo luogo del capomafia Gaetano Badalamenti, che avevano un ruolo di primo piano nei traffici internazionali di droga, attraverso il controllo dell'aeroporto. Il programma più seguito era Onda pazza, trasmissione satirica con cui sbeffeggiava mafiosi e politici.
Nel 1978 si candida nella lista di Democrazia Proletaria alle elezioni comunali. Viene assassinato nella notte tra l'8 e il 9 maggio del 1978, nel corso della campagna elettorale, con una carica di tritolo posta sotto il corpo adagiato sui binari della ferrovia. Pochi giorni dopo, gli elettori di Cinisi votano il suo nome, riuscendo ad eleggerlo, simbolicamente, al Consiglio comunale.
Stampa, forze dell'ordine e magistratura parlano di atto terroristico in cui l'attentatore sarebbe rimasto vittima e di suicidio dopo la scoperta di una lettera scritta in realtà molti mesi prima. L'uccisione, avvenuta in piena notte, riuscì a passare la mattina seguente quasi inosservata poiché proprio in quelle ore veniva "restituito" il corpo del presidente della DC Aldo Moro in via Caetani a Roma.

Continua la lettura su...Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Ecco anche una famosa citazione tratta dalla canzone I Cento Passi dei Modena City Ramblers:

« Nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio,negli occhisi leggeva la voglia di cambiare, la voglia di giustizia che lo portò a lottare,aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato,si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un ideale ti porterà dolore. »


Gli ideali della giustizia e della legalità non devono morire mai; bisogna sempre lottare per salvaguardarli anche per rispetto di chi come Peppino ha perso la propria vita per difenderli.

Questo articolo è rilasciato sotto i termini della GNU Free Documentation License. Esso utilizza materiale tratto da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

6 commenti:

  1. Ce ne fossero tante, di persone così...
    Grazie per averlo ricordato!

    RispondiElimina
  2. Un doveroso omaggio!
    Grazie anche per gli auguri che mi hai lasciato: li ho molto apprezzati!
    Buona settimana! ciao

    RispondiElimina
  3. Non bisogna dimenticare la grandezza di uomini come Impastato e non bisogna smettere di credere in un futuro migliore. Hai citato la canzone dei Modena City Ramblers e ti posso solo dire che mi vengono i brividi ogni volta che la sento.
    Un abbraccio
    Sabrina&Luca

    RispondiElimina
  4. è vero..un eroe non si dimentica!!grande Peppino Impastato!!bellissimo il film:"I Cento passi"che tratta della sua tragica storia..grazie Cavaliere!!è un piacere passare da te..c'è sempre qualcosa da imparare,approfondire,ricordare..grazie per il lavoro che svolgi e le belle cose,che condividi con noi^;^

    RispondiElimina
  5. ricordo la sua storia grazie al film "i cento passi"..uno dei pochi film italiani che ho visto!
    Buona giornata Lu

    RispondiElimina

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.