L'ultima, proprio l'ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
L'ultima
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno
nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell'altra volta fu l'ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedman
Note sull'autore:
Pavel Friedman è nato a Praga il 7 gennaio 1921. Fu prima deportato a Terezin (era un ghetto ebraico) e poi trasferito nel campo di sterminio di Auschwitz, dove trovo la morte il 29 settembre 1944.
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
L'ultima
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto: i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere del castagno
nel cortile.
Ma qui non ho visto nessuna farfalla.
Quella dell'altra volta fu l'ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
Pavel Friedman
Note sull'autore:
Pavel Friedman è nato a Praga il 7 gennaio 1921. Fu prima deportato a Terezin (era un ghetto ebraico) e poi trasferito nel campo di sterminio di Auschwitz, dove trovo la morte il 29 settembre 1944.
bellissima poesia,legata a pagine di vita.
RispondiEliminaBuona giornata
lu
Bellissimo testo,sempre più attuale..:)
RispondiEliminaGrande poesia per il giorno della memoria!
RispondiEliminaCiao Cavaliere e grazie.
Lara
Questi versi delicatissimi, più di tutto, più di qualsiasi altra parola, sanno illuminare il ricordo angosciante di un tempo che non va dimenticato. Leggere questa lirica e pensare a quello che stava vivendo chi l'ha scritta è una stilettata al cuore. Ma ben venga ricordare.
RispondiEliminaMi colpisce molto questo ricorrente riferimento a una farfalla, vista come simbolo di leggerezza e libertà, nelle brutture della guerra e della disperazione.
RispondiEliminaE mi viene in mente il volo della farfalla sulla trincea in "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Remarque.
Ed anche il poeta Tonino Guerra, che nella sua poesia "La farfalla" ricorda il momento in cui, liberato da un lager nazista, ha finalmente potuto guardare una farfalla senza provare la voglia di mangiarla.
Buonasera...bellissima poesia.
RispondiEliminaMa ciò che adoro sono le farfalle.
Serena serata.
...è strano vedere la luce del sole in questo giallo colore fino all'ultimo, dove non c'è farfalla capace di fermarsi là dove c'è solo un atroce fine.
RispondiEliminaGrazie Cavaliere è molto incisiva, forte e fa riflettere!
io penso che la farfalla nella sua leggerezza sia sinonimo di libertà.
RispondiEliminaForse è per questo che è così decantata in poesia....in questa poi...(mi intristisce)
ciaooo cavaliere
Una poesia intensa.
RispondiEliminaUn abbraccio
grandissima poesia!!
RispondiEliminaciao cavaliere ti auguro una serena giornata!!
a presto!
Stupenda e toccante!!!
RispondiEliminaNon la conoscevo... grazie per averla proposta.
Anch'essa una pagina di storia che ricorda le terribili atrocità subite da un popolo innocente.
l'ultima frase è una condanna, terribile.
RispondiEliminaMeravigliosa poesia,credo che tu abbia fatto la scelta migliore,in occasione di questa particolare giornata.Un abbraccio Cavaliere,grazie.
RispondiEliminaCommovente...non l'avevo mai letta.
RispondiEliminaChe bei versi!! Questo argomento mi tocca tantissimo...e questa poesia è così delicata tanto da riuscire a trasmettere il dolore e le sofferenze senza parlarne, ma lasciandole trapelare attraverso il volo di una farfalla!!
RispondiEliminaMi commuove!!