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Il ciclone Bhola, chiamato anche ciclone del delta del Gange-Brahmaputra,[1] fu un ciclone tropicale di categoria 4 sulla scala Saffir-Simpson che colpì il Bengala nel mese di novembre 1970. È ritenuto il ciclone tropicale che ha fatto registrare il maggior numero di morti di sempre e che ha causato uno dei peggiori disastri umanitari a livello mondiale.[1] Tra il Pakistan Orientale (diventato Bangladesh l'anno seguente) e il Bengala Occidentale, in India, causò un numero di vittime che va dai 300000 ai 500000, a seconda delle stime.[1]
Si originò come tempesta tropicale l'8 novembre 1970 nel golfo del Bengala, evolvendosi in direzione nord ed intensificandosi, toccando l'11 novembre il picco d'intensità con venti sostenuti sui 3 minuti fino a 185 km/h, raggiungendo la categoria 4, ovvero tempesta ciclonica molto forte secondo la scala dell'India Meteorological Department. Il giorno seguente approdò lungo la costa bengalese in concomitanza con l'arrivo dell'alta marea. L'onda di tempesta investì l'area del delta del Gange, causando allagamenti e devastazioni.
Il governo pakistano, guidato dal presidente Yahya Khan, venne criticato duramente sia dai politici del Pakistan orientale sia dai media internazionali per aver reagito in maniera insufficiente ai danni causati dal ciclone.[1] Questo contribuì alla vittoria della Lega Popolare Bengalese nelle elezioni generali nazionali del mese successivo e al sostegno alla guerra di liberazione bengalese che scoppiò pochi mesi dopo.[1]
Il 1º novembre 1970 la tempesta tropicale Nora si sviluppò sul mar Cinese Meridionale. Il sistema durò quattro giorni, prima di degenerare in un minimo depressionario residuo sul golfo del Siam il 4 novembre, per poi spostarsi verso ovest attraverso la penisola malese il giorno successivo.[2][3] I resti di questo sistema contribuirono allo sviluppo di una nuova depressione nel golfo del Bengala centrale la mattina dell'8 novembre.[3] La depressione si intensificò mentre si muoveva lentamente verso nord, e l'India Meteorological Department la classificò come tempesta ciclonica il giorno successivo.[4] Dopo una fase stazionaria iniziata la sera del 9 novembre, la tempesta riprese ad accelerare verso nord il 10 novembre.[4]
La tempesta si intensificò ulteriormente in una forte tempesta ciclonica l'11 novembre, iniziando a girare verso nord-est, mentre si avvicinava all'estremità settentrionale del golfo. Sviluppò un occhio ben definito e raggiunse la sua massima intensità l'11 novembre stesso, con venti sostenuti di tre minuti a 185 km/h e venti sostenuti di un minuto a 240 km/h e una pressione centrale di 960 mbar.[3] Il ciclone approdò sulla costa del Pakistan orientale la sera del 12 novembre, in concomitanza con l'arrivo dell'alta marea locale. Una volta sulla terraferma, il sistema iniziò a indebolirsi; la tempesta si degradò in una tempesta ciclonica il 13 novembre, quando si trovava a circa 100 km a sud-sudest di Agartala.[4] La tempesta si indebolì rapidamente in un minimo depressionario residuo sull'Assam meridionale la sera dello stesso giorno, per poi dissiparsi.[4]
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