Articolo da Sinistra in Europa
È morto a 82 anni Salvo Vitale, amico fraterno di Peppino Impastato e cofondatore di Radio Aut, la storica emittente libera che negli anni ’70 denunciò la mafia con il linguaggio della satira e della controinformazione.
Nato a Cinisi nel 1943, Salvo Vitale fu insegnante di Filosofia, scrittore, poeta e attivista. Negli anni Settanta entrò nel gruppo politico e culturale guidato da Peppino Impastato, condividendone l’impegno antimafia e l’idea che la cultura e l’ironia fossero strumenti fondamentali di resistenza civile.
Radio Aut: la rivoluzione culturale contro la mafia
Fondata nel 1977 da Peppino Impastato insieme a Salvo Vitale e altri compagni, Radio Aut trasmetteva da Terrasini ed ebbe un impatto enorme sulla comunità locale.
Attraverso programmi come Onda Pazza, Radio Aut denunciava le attività mafiose di Gaetano Badalamenti, soprannominato “Tano Seduto”, e ridicolizzava i potenti. Questo approccio innovativo trasformò la radio in uno strumento di controinformazione culturale e politica, capace di coinvolgere i giovani e di rompere il silenzio sulla mafia in un periodo di omertà diffusa.
La radio non era solo denuncia, ma anche musica alternativa, poesia, satira e dibattito: un vero laboratorio culturale che oggi è ricordato come una pietra miliare dell’antimafia sociale.
Il rapporto tra Salvo Vitale e Peppino Impastato
Il legame tra Salvo Vitale e Peppino Impastato andava oltre la militanza. Erano amici inseparabili, uniti dalla convinzione che la mafia dovesse essere combattuta con la parola, il pensiero critico e la creatività.
Quando Peppino venne assassinato il 9 maggio 1978, fu proprio Salvo Vitale a dare la notizia in diretta su Radio Aut: un annuncio straziante che rimase nella memoria collettiva.
Da quel momento, Vitale si dedicò a mantenere viva la memoria di Peppino, raccontando la sua storia nelle scuole, scrivendo libri e collaborando con giornali e tv antimafia come Telejato e Antimafia Duemila.
La morte di Salvo Vitale segna la scomparsa di uno degli ultimi testimoni diretti della stagione di Radio Aut e della battaglia culturale di Peppino Impastato.
Il suo lascito è duplice: da un lato, il ricordo di un’amicizia e di una lotta condivisa; dall’altro, la consapevolezza che la satira, la cultura e la parola possano essere armi potenti contro la mafia.
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Fonte: Sinistra in Europa
Autore: redazione Sinistra in Europa
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Articolo tratto interamente da Sinistra in Europa
Memorabile, ciao Mimmo! Se ne sta andando una generazione importante!
RispondiEliminaConcordo Diego.
EliminaR.I.P. 🌹
RispondiElimina🌹
EliminaGrossa perdita. Ci ha insegnato a resistere ed essere indipendenti.
RispondiEliminaCiao.
Senza dubbio!
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