lunedì 31 ottobre 2016

Un contagio sismico


Articolo da La Stampa

Un «contagio» sismico. Molto probabilmente quello che sta accadendo in Appennino centrale è simile a una propagazione laterale della sismicità, fatto che produce danni a cascata, feriti e paura.

Se si tratta, come dicono i dati del Cnr, dell’attivazione di altri segmenti della stessa struttura complessa che ha generato il terremoto di Amatrice, allo scarico della zona cosiddetta «ipocentrale» ha corrisposto un carico sui frammenti laterali della faglia stessa. Sono questi frammenti a essersi rotti e ad aver generato gli ultimi terremoti. Il contagio sismico è un fenomeno già osservato in altre regioni, come in Turchia, in California e ad Haiti.


In questo caso il terremoto si è spostato da Amatrice prima verso Nord, nell'area di Visso e Ussita, e da lì, ieri, nuovamente verso Sud, ancora a Norcia, dove il primo terremoto si era già arrestato. Il contagio può avvenire dopo anni o decine di anni, ma anche dopo giorni o mesi, come sembra stia accadendo. La propagazione laterale favorisce una serie di terremoti forti, ma non fortissimi: se i segmenti della faglia si fossero mossi insieme, si sarebbe potuto generare un terremoto di magnitudo almeno 7,0 Richter.

Secondo i dati Cnr-Ingv, tutto il settore è sprofondato di circa 20 cm. Ed è sempre vero che non siamo in grado di prevedere l’evoluzione dei fenomeni: scosse di replica via via meno energetiche che durano mesi o altre scosse molto forti a distanza di tempo.


Se quella di questi giorni è una vera crisi sismica, quella che colpì la Calabria, a intermittenza, per quasi un secolo, fra 1702 e 1783, resta la più impressionante sequenza di terremoti che abbia finora colpito il nostro Paese. Ogni cosa fu distrutta, dall’abitazione al podere, dalle borgate alle manifatture; ogni cittadina e città, da Bagnara, a Scilla, da Reggio a Messina. Si formarono 52 laghi a causa delle frane che bloccavano i corsi d’acqua, le case precipitavano nelle voragini, le colline scendevano a valle «come zattere sul mare in tempesta» e si aprivano fratture: una, a Plaisano, era visibile per 8 chilometri e aveva la profondità di un abisso di 75 metri. Tutta la Calabria precipitò verso il basso. Quella tempesta sismica si tramutò in una crisi che fiaccò un intero popolo. Una specie di paralisi che lasciava intorpiditi i calabresi, anche nella mente: molti si lasciarono morire. La crisi del Meridione comincia anche da lì.

Ma non è stato quello di Reggio Calabria e Messina del 1908 il sisma più forte mai accaduto in Italia? Sicuramente il terremoto del 1908 sullo Stretto, in associazione con lo tsunami, è stato quello che ha provocato più vittime e danni: a un secolo di distanza non si conosce con esattezza il numero dei morti (forse oltre 80 mila); a Messina rimasero in piedi 2200 abitazioni su 8 mila, a Reggio 176 su 3600. Questa resta la catastrofe d’Italia, la presa di coscienza di una realtà nazionale fatta di rischi e costruita su un territorio vulnerabile.

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Fonte: La Stampa

Autore: Mario Tozzi


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Articolo tratto interamente da 
La Stampa

Photo credit agnesedesantis caricata su YouReporter


8 commenti:

  1. Caro Vincenzo, tutto questo che sta accadendo, è molto preoccupante.
    Ciao e buona serata caro amico.
    Tomaso

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  2. Veramente preoccupante ... nel recente passato, penso all'Irpinia, penso al Friuli, anche terremoti grossi si fermavano subito, mentre qui sembrano non aver fine (pensiamo a quello dell'Emilia, pensiamo a questo ... terribile).

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  3. Ho il cuore pieno di indicibile tristezza.
    Buona giornata.
    Antonella

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  4. Scusa se ti disturbo, chiedo a te perché so che sei informato.
    Cercando il nome del mio blog su google mi sono imbattuta in questo link: http://wallpart.com/poster/sinforosa_castoro_ges_249_confido_in_te-198784354152
    dove, se non ho mal interpretato, vendono una mia immagine postata in un post per farne un poster. Ma ti sembra giusto?
    Grazie e buona festa di Ognissanti
    sinforosa

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    1. Purtroppo capita spesso, intanto è meglio farla notare ai gestori del sito, se hanno buonsenso la tirano via, dopo ci sono solo le vie legali e non è facile uscirne fuori.
      Io nelle mie foto uso solo licenze Copyleft, flessibili e moderne.

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  5. E cosa significa Copyleft, flessibili e moderne e potrei farlo anch'io? E come si fa? E come faccio farlo sapere a blogger?
    Scusa l'ignoranza
    sinforosa

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    1. Parti da qui per capire:
      https://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft

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