mercoledì 29 marzo 2017

Il Congresso degli Stati Uniti azzera la privacy online: vendita dei dati senza consenso degli utenti


Articolo da StartupItalia!

Se ti conosco, posso offrirti quello che già desideri. E farlo nel momento in cui lo vuoi o lo cerchi. E scordati la privacy. Questa in sintesi è la logica del direct marketing online, il marketing diretto su Internet. Offrire al cliente quello che è più propenso a desiderare è oggi molto più facile di prima grazie alla scienza dei big data e ai sistemi di profilazione online.

Il mercato dei dati personali che fa gola agli ISP


Dati personali come l’email, il numero di telefono o l’indirizzo di casa, dati sensibili come l’appartenenza politica, religiosa e sindacale, informazioni sull’orientamento sessuale, i dati sanitari, sono protetti dalle leggi sulla privacy, ma da oggi sempre di meno, perché gli Internet Service Provider americani saranno autorizzati a rivendere a terzi quel tesoretto di informazioni unito ai nostri dati di navigazione: dove ci siamo connessi per quanto tempo, con quali strumenti.

La decisione del Congresso americano di abolire la privacy per legge

Negli Usa la Camera dei rappresentanti ha azzerato le tutele della privacy su internet per gli operatori di connettività, gli Isp. 215 voti a favore contro 205 contrari hanno ribadito la decisione già presa al Senato con un margine risicatissimo (50-48), aprendo la strada alla deregolamentazione di Internet con effetti globali. La decisione riguarderà tutti visto che molti siti e servizi che usiamo nel nostro paese sono ubicati negli Usa e quindi soggetti solo alla regole di quel paese. E la cosa grave è che aziende come Verizon, AT&T, Comcast non avranno bisogno di ottenere il consenso dei propri utenti per vendere alle agenzie di marketing tutte le informazioni che collezionano dalle nostre navigazioni. Pensate cosa accadrà quanto Google porterà la connettività in tre quarti del pianeta.

Le 5 cose che gli ISP potranno fare d’ora in avanti

Perciò d’ora in avanti i provider potranno fare 5 cose che già facevano prima di nascosto senza essere più esposti alle lamentele e alle class action dei loro clienti.

1. Iniettare cookies di tracciamento invisibili e non cancellabili in tutto il traffico HTTP

Anche con la navigazione in Incognito o in Private Browsing, quando usiamo un tracker-blocker, o abbiamo la funzione Do-Not-Track accesa potranno inserire un unico identificatore (li chiamano anche supercookies) in tutto il traffico non cifrato col risultato di tracciare in dettaglio tutta la navigazione.

2. Preinstallare software nel telefonino e registrare ogni url visitata


Potranno preinstallare negli smartphone nuovi di zecca un software che traccia l’uso di ogni app, la visita dei siti web e farsi mandare questi dati dai venditori dei telefonini o delle app preinstallate.


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Fonte: StartupItalia! 

Autore: 
Arturo Di Corinto 

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Articolo tratto interamente da StartupItalia!


4 commenti:

  1. Caro Vincenzo, credo che in 4 anni ne vedremo ancora tante!!!
    Ciao e buon pomeriggio caro amico con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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