lunedì 29 maggio 2017

Il nido di Giovanni Pascoli


Il nido

Dal selvaggio rosaio scheletrito
penzola un nido. Come, a primavera,
ne prorompeva empiendo la riviera
il cinguettio del garrulo convito!

Or v'è sola una piuma, che all'invito
del vento esita, palpita leggiera;
qual sogno antico in anima severa,
fuggente sempre e non ancor fuggito:

e già l'occhio dal cielo ora si toglie;
dal cielo dove un ultimo concento
salì raggiando e dileguò nell'aria;

e si figge alla terra, in cui le foglie
putride stanno, mentre a onde il vento
piange nella campagna solitaria.

Giovanni Pascoli


4 commenti:

  1. è stupenda questa poesia , mi è sempre piaciuta tanto ;)

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  2. Veramente una poesia che ti incanta leggendola, caro Vincenzo.
    Ciao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina

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