lunedì 21 novembre 2016

Argentina: la presidenza Macri nega l’esistenza dei trentamila desaparecidos



Articolo da Peacelink 

Dall’Argentina macrista arriva un pesante attacco ai desaparecidos e alle loro famiglie. Pochi giorni fa, il segretario ai Diritti umani e al pluralismo culturale Claudio Avruji ha sostenuto che gli oppositori eliminati dal triumvirato militare Massera-Videla-Agosti non arrivano a settemila e, non contento, ha affidato la direzione dell’Espacio de Memoria dell’ex Esma, dove sono stati torturati ed eliminati migliaia di desaparecidos, a Mariano Miranda, il pubblico ministero di Jujjuy che sta rivestendo un ruolo di primo piano nella detenzione della deputata del Parlasur e presidente dell’associazione Tupac Amaru Milagro Sala.


Del resto, uno degli obiettivi di Mauricio Macri, fin dalla sua campagna elettorale per la Casa Rosada, era quello di  cancellare la memoria dei desaparecidos e fare terra bruciata intorno alle organizzazioni impegnate per la tutela dei diritti umani. Per raggiungere il suo scopo, Macri ha scelto Claudio Avruji, uno che con il pluralismo culturale e la tutela della memoria non ha proprio niente in comune. La lista delle vittime del regime militare, raggiungerebbe quota 7.010, a cui vanno aggiunte 1.561 persone assassinate: questi i dati divulgati dalla Secretaría de Derechos Humanos, che ha esteso la sua macabra quanto distorta contabilità a partire dal 1973. Questi stessi dati, appartenenti al Registro Unificado de Víctimas del Terrorismo de Estado, sono stati consegnati all’organizzazione non governativa vicina alla destra, Ciudadanos Libre, con il sostegno entusiasta del Clarín, il quotidiano più conservatore del paese, noto per aver sostenuto apertamente la dittatura e, negli ultimi anni, scatenato una guerra mediatica senza quartiere contro il kirchnerismo. Tutto ciò non è casuale, ma fa parte di un piano preordinato di Macri per perpetuare l’impunità dei torturatori di allora con il sostegno di una parte della stampa, a partire proprio dal Clarín, apertamente negazionista. Impunità, repressione e provocazioni sono i tratti che contraddistinguono la presidenza Macri. Nel caso specifico, il presidente e suoi uomini cercano di cancellare il dramma dei desaparecidos ogni giorno, con dichiarazioni e frasi ad effetto, nella speranza che il paese li segua. Di questa strategia fa parte anche la vergognosa equiparazione tra coloro che hanno combattuto la dittatura e i militari che si sono sentiti in dovere di agire per evitare che il paese scivolasse verso il comunismo. La cosiddetta teoria dei “due demoni”, utilizzata purtroppo anche in Italia per delegittimare la Resistenza, viene di nuovo tirata fuori dal cilindro  per giustificare il lavoro sporco degli aguzzini nei campi di detenzione clandestini sorti in tutto il paese. Al tempo stesso, Macri soffia sul fuoco e apre a ong apertamente revisioniste come Ciudadanos Libres che, tramite l’avvocato José Mangiocalda, di recente hanno denunciato un collettivo studentesco con la singolare accusa di far politica all’interno di una scuola perché avrebbe attentato ai diritti degli adolescenti. Così la Casa Rosada cerca di sviare l’attenzione sugli oltre tremila membri dell’esercito e della polizia bonaerense che hanno sostenuto apertamente la dittatura e continuano ad essere in servizio, al pari degli alti vertici della polizia metropolitana. Purtroppo, episodi di questo tipo non sono una novità. In passato era stata la volta di Darío Lopérfido, ministro della Cultura nella Buenos Aires in cui Macri era sindaco, a sparare a zero contro i desaparecidos, negare l’aperta repressione delle lotte operaie e popolari degli anni Sessanta e Settanta e sostenere la teoria degli opposti estremismi.

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Fonte: Peacelink


Autore: David Lifodi

Licenza: Copyleft 


Articolo tratto interamente da Peacelink

2 commenti:

  1. il "segretario ai Diritti umani e al pluralismo culturale" ricorda i ministri di Orwel!

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  2. Io posso semplicemente dire, (seppur nella sua banalità come mia affermazione), che è incredibile come questa società, sulla soglia del 2020, che tanto in alcuni film di fantascienza vantavano in passato come "chissà che evoluzione umana", oggi sia più primitiva di un tempo se consideriamo determinati fattori di comparazione ... per farla breve è incredibile sentire ancora queste notizie in un epoca detta "avanzata" come la nostra ... la memoria non si cancella! i diritti non vanno mai calpestati. Buon pomeriggio e buona serata.

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