martedì 16 gennaio 2024

Londra: 200.000 manifestanti marciano contro la guerra di Israele a Gaza

_MG_4168

Articolo da Unicorn Riot

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Unicorn Riot

Circa 200.000 manifestanti hanno marciato sabato attraverso il centro di Londra per protestare contro il continuo assalto israeliano a Gaza e il coinvolgimento del governo britannico nell'armare, finanziare e fornire copertura diplomatica a Israele. La manifestazione nazionale, che ha coinciso con una giornata di mobilitazione in altre città del mondo, ha visto entrare in azione circa 1.700 agenti di polizia.

La massiccia manifestazione avviene mentre il Regno Unito si unisce alla campagna di bombardamenti statunitense contro i ribelli Houthi (Ansar Allah) nello Yemen come rappresaglia per il loro prolungato blocco delle navi nel Mar Rosso destinate ai porti israeliani.

Londra ha visto diverse proteste su larga scala da quando Israele ha iniziato la sua attuale offensiva su Gaza dopo l’assalto di Hamas del 7 ottobre, lasciando un bilancio delle vittime crescente che attualmente ammonta a circa 23.000.

Mentre i politici e i commentatori di destra nel Regno Unito accusano i manifestanti filo-palestinesi di essere islamici radicali o antisemiti, le manifestazioni sono state straordinariamente calme e hanno partecipato principalmente persone e gruppi medi di tutto lo spettro politico. Secondo la polizia metropolitana, durante la manifestazione del 13 gennaio sono state arrestate sei persone.

Il deputato britannico Jeremy Corbyn (Indipendente-Islington Nord) era tra gli oratori che chiedevano un cessate il fuoco durante la parte del raduno della manifestazione. “Deve esserci un cessate il fuoco. La giustizia deve prevalere”.

La giornata di mobilitazione internazionale è arrivata pochi giorni dopo che il Sudafrica aveva presentato un caso storico alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) accusando Israele di aver commesso un genocidio contro i palestinesi. Il Sudafrica ha presentato un’argomentazione basata sui fatti e sulla ricerca con prove a sostegno delle sue accuse di genocidio basate su cinque punti: uccisioni di massa, danni fisici e mentali, sfollamenti forzati e blocco alimentare, distruzione del sistema sanitario e prevenzione delle nascite palestinesi. . Potrebbero volerci anni per arrivare alla sentenza definitiva, ma una sentenza provvisoria potrebbe essere emessa entro poche settimane.

Continua la lettura su Unicorn Riot


Fonte: Unicorn Riot

Autore:  Kian Seara Niko Georgiades 

Articolo tratto interamente da Unicorn Riot

Photo credit  caricata su Flickr - licenza foto: Creative Commons 


Nessun commento:

Posta un commento

I commenti sono in moderazione e sono pubblicati prima possibile. Si prega di non inserire collegamenti attivi, altrimenti saranno eliminati. L'opinione dei lettori è l'anima dei blog e ringrazio tutti per la partecipazione. Vi ricordo, prima di lasciare qualche commento, di leggere attentamente la privacy policy. Ricordatevi che lasciando un commento nel modulo, il vostro username resterà inserito nella pagina web e sarà cliccabile, inoltre potrà portare al vostro profilo a seconda della impostazione che si è scelta.