martedì 30 aprile 2024

Il viaggio di Che Guevara a Gaza


La visita di Che Guevara a Gaza nel 1959 rappresenta un momento significativo nella storia della solidarietà internazionale con il popolo palestinese. Guevara, noto per il suo impegno rivoluzionario e anti-imperialista, arrivò a Gaza il 18 giugno 1959, durante un tour di tre mesi in 14 paesi, su invito di Gamal Abdel Nasser, leader egiziano e figura di spicco del panarabismo.

Durante la sua visita, Guevara indossava le sue caratteristiche uniformi militari scure e fu accolto calorosamente nei campi profughi palestinesi, dove i rifugiati lo salutarono con canti rivoluzionari cubani. Questo evento non solo dimostrò la solidarietà di Guevara con la lotta palestinese, ma segnò anche l'inizio della trasformazione del conflitto sionista in Palestina in una lotta globale contro il colonialismo, ispirando movimenti di liberazione in tutto il mondo.

La presenza di Guevara a Gaza è stata un simbolo potente che ha rafforzato il legame tra le lotte di liberazione in America Latina e quelle nel Medio Oriente. La sua visita ha evidenziato la resistenza palestinese come parte di una lotta più ampia per l'autodeterminazione e la giustizia sociale, unendo diversi movimenti in un fronte comune contro l'oppressione.

Il viaggio di Guevara a Gaza è stato un chiaro messaggio di sostegno e fratellanza, che ha lasciato un'impronta indelebile nella memoria collettiva dei palestinesi e di tutti coloro che si battono per la libertà e l'uguaglianza. La sua figura continua a ispirare le generazioni future nella loro ricerca di un mondo più giusto e equo.

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Autore: Anonimo

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I fascisti non sono mica come i funghi...


"I fascisti non sono mica come i funghi, che nascono così, in una notte. No. I fascisti sono stati i padroni a seminarli, li hanno voluti, li hanno pagati. E coi fascisti i padroni hanno guadagnato sempre di più, al punto che non sapevano più dove metterli i soldi. Così hanno inventato la guerra. Ci hanno mandato in Africa, in Russia, in Grecia, in Albania, in Spagna! Ma chi paga siamo sempre noi! Chi paga: il proletariato, gli operai, i contadini, i poveri!" 

Olmo Dalcò

Tratto dal film Novecento di Bernardo Bertolucci


Perché non provare a costruire una civiltà diversa?


"Perché non provare a costruire una civiltà diversa? Veramente diversa. In questa civiltà le nazioni non dovrebbero essere fondate sul lavoro, ma sul benessere di tutti, quello vero, quello che mira a inquinare di meno, a non delinquere, a sconfiggere le malattie e il bisogno. Oppure, se proprio vogliamo tenerci questa, chiamiamo le cose col loro nome, diciamo che siamo per il privilegio di pochi e non raccontiamoci balle."

Natalino Balasso


Ogni giorno esistono centinaia di esseri umani...



"Ogni giorno esistono centinaia di esseri umani che, abbindolati dai mezzi di comunicazione, darebbero persino la vita per gli stessi uomini che li sfruttano da generazioni."

Friedrich Engels


I salari sempre più giù



Articolo da Openpolis

Il lockdown ha avuto un impatto considerevole su molti aspetti del mondo del lavoro tra cui anche i salari. Sono 12 i paesi europei in cui in media nel 2022 non sono ancora tornati ai livelli del 2019 e tra questi c’è anche l’Italia.

La pandemia ha avuto un impatto notevole sul mondo del lavoro. Molte persone hanno infatti perso il proprio impiego nel periodo di lockdown oppure hanno dovuto ridurre il numero di ore lavorate (secondo la banca centrale europea, si tratta del calo maggiore mai registrato). In questo scenario, i salari non hanno costituito un’eccezione: la massa salariale totale, anche in conseguenza di queste dinamiche, ha subito una riduzione. Molti degli effetti negativi fortunatamente sono stati contenuti grazie a interventi statali volti ad aiutare le famiglie tramite indennità, ma anche a bloccare i licenziamenti. Nonostante ciò, l’impatto è stato visibile.

Oggi che l’emergenza sanitaria è finita e che tutte le attività, anche non essenziali, hanno ripreso il loro corso, anche il mondo del lavoro si è normalizzato. La massa salariale è aumentata, il tasso di disoccupazione è diminuito e quello di occupazione ha superato i livelli precedenti al lockdown. Tuttavia ha gravato su tutto il continente una forte spinta inflazionistica che ha avuto un duro impatto sui bilanci familiari, come abbiamo raccontato in un recente approfondimento, a cui però non sempre è corrisposto un incremento dei redditi.

A ben vedere infatti non sempre, o non ancora, i salari lordi sono tornati alla situazione pre-Covid. Come evidenzia anche l’Ocse, il riallineamento non si può ancora dire completato. L’Italia è uno dei 12 paesi in cui nel 2022 (l’ultimo anno per cui sono disponibili i dati) i salari medi annui risultavano più bassi rispetto al 2019.

Sono forti le disparità salariali tra stati membri

Tra 2019 e 2022 l’entità dei salari medi lordi dei cittadini europei è cambiata, come abbiamo accennato, anche a causa del lockdown e del suo impatto sul mondo del lavoro. Osservando i dati dell’Ocse possiamo rilevare che le disparità di reddito medio lordo tra i paesi europei risultano più evidenti nel 2022 rispetto al 2019.

Lo stato in cui si registravano i valori più elevati (il Lussemburgo) ha registrato un incremento del proprio salario medio annuo pari al 5,3%. Mentre la Grecia, il paese membro con il dato più basso, ha riportato un calo del 5,9%. La distanza tra questi due stati si è ampliata e oggi in media i lussemburghesi guadagnano 3 volte rispetto i greci. Una differenza di oltre 52mila dollari che nel 2019 era di meno di 47mila.

DA SAPERE

I dati si riferiscono ai salari medi nel 2022, nei paesi europei membri dell’Ocse (escludendo quindi Romania, Bulgaria, Croazia, Malta e Cipro). Il valore è in dollari convertiti in Ppps (purchasing power parities, una misura che permette di appianare le differenze tra diverse valute) con valore di riferimento al 2021. Per calcolare i valori nazionali, l’Ocse divide la massa salariale totale per il numero medio di impiegati dell’economia totale, che viene poi convertito in unità di full-time equivalenti (calcolati in base alle ore mediamente dichiarate da un impiegato full-time). Non sono disponibili i dati dell’Irlanda.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Ocse
(consultati: martedì 23 Aprile 2024)  
            

Il Lussemburgo è quindi il paese Ue con i salari medi annui più elevati: quasi 80mila dollari nel 2022. Seguono Belgio, Danimarca, Austria e Paesi Bassi con valori superiori ai 60mila dollari. Ultimi invece i paesi dell’Europa centro-orientale e meridionale, in particolare Grecia, Slovacchia e Ungheria con cifre inferiori ai 30mila dollari l’anno. L’Italia, con un valore pari a circa 45mila, è undicesima in Europa.

È importante sottolineare che le differenze salariali possono dipendere da numerosi fattori tra cui anche la prevalenza di lavoratori in specifici settori. Per esempio l’incidenza del lavoro nel settore tecnologico rispetto a quello manuale.

Il valore che l’Ocse utilizza per rilevare le differenze tra paesi sono i dollari convertiti in Ppps (purchasing power parities, una misura che permette di appianare le differenze tra diverse valute). Per calcolare i valori nazionali, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico divide la massa salariale totale per il numero medio di impiegati dell’economia totale, che viene poi convertito in unità di full-time equivalenti (calcolati in base alle ore mediamente dichiarate da un impiegato full-time).

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Fonte: Openpolis


Autore: redazione Openpolis

Licenza: Licenza Creative Commons Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.

Articolo tratto interamente da 
Openpolis


Siamo uomini o caporali?


"L'umanità io l'ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. La categoria degli uomini è la maggioranza, quella dei caporali per fortuna è la minoranza. Gli uomini sono quegli esseri costretti a lavorare tutta la vita come bestie, senza vedere mai un raggio di sole, senza la minima soddisfazione, sempre nell'ombra grigia di un'esistenza grama. I caporali sono appunto coloro che sfruttano, che tiranneggiano, che maltrattano, che umiliano. Questi esseri invasati dalla loro bramosia di guadagno li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando, spesso senza avere l'autorità, l'abilità o l'intelligenza, ma con la sola bravura delle loro facce toste, della loro prepotenza, pronti a vessare il povero uomo qualunque."

Totò (Antonio De Curtis)

Tratto dal film Siamo uomini o caporali?





Inno del primo maggio - Pietro Gori



Il testo venne composto da Pietro Gori nell'Aprile del 1892, utilizzando come base musicale il celeberrimo Và Pensiero di Giuseppe Verdi.

Testo:

Vieni o Maggio t'aspettan le genti
ti salutano i liberi cuori
dolce Pasqua dei lavoratori
vieni e splendi alla gloria del sol

Squilli un inno di alate speranze
al gran verde che il frutto matura
a la vasta ideal fioritura
in cui freme il lucente avvenir

Disertate o falangi di schiavi
dai cantieri da l'arse officine
via dai campi su da le marine
tregua tregua all'eterno sudor!

Innalziamo le mani incallite
e sian fascio di forze fecondo
noi vogliamo redimere il mondo
dai tiranni de l'ozio e de l'or

Giovinezze dolori ideali
primavere dal fascino arcano
verde maggio del genere umano
date ai petti il coraggio e la fè

Date fiori ai ribelli caduti
collo sguardo rivolto all'aurora
al gagliardo che lotta e lavora
al veggente poeta che muor!



Video credit Valestap caricato su YouTube - licenza: Creative Commons


Comunicazione di servizio: ripartono le interviste





Voglio informare gli amici e lettori di questo blog, che presto tornerò a pubblicare interviste su diversi temi.

Se vuoi essere intervistato, basta contattarmi via mail, cliccando sul banner "Contatti".

Il capitalismo



"Bisogna pensare a modelli diversi di società rispetto al capitalismo. Non è accettabile che nel XXI secolo alcuni paesi e multinazionali continuino a provocare l'umanità e cerchino di conquistare l'egemonia sul pianeta. Sono arrivato alla conclusione che il capitalismo è il peggior nemico dell'umanità perché crea egoismo, individualismo, guerre mentre è interesse dell'umanità lottare per cambiare la situazione sociale ed ecologica del mondo."

Evo Morales
 
 

Free Julian Assange

 


I cittadini del mondo hanno diritto a un'informazione libera e imparziale, i governi del mondo, non possono influenzare le notizie, tanta verità è ancora nascosta, siti come Wikileaks sono sempre i benvenuti.

Ancora una volta ribadiamo insieme:

Free Julian Assange




Il poeta è un operaio di Vladimir Vladimirovic Majakovskij



Il poeta è un operaio

Gridano al poeta: "Davanti a un tornio ti vorremmo vedere!
Cosa sono i versi? Parole inutili!
Certo che per lavorare fai il sordo".
A noi, forse, il lavoro
più d'ogni altra occupazione sta a cuore.
Sono anch'io una fabbrica.
E se mi mancano le ciminiere,
forse, senza di esse,
ci vuole ancor più coraggio.
Lo so: voi non amate le frasi oziose.
Quando tagliate del legno, è per farne dei ciocchi.
E noi, non siamo forse degli ebanisti?
Il legno delle teste dure noi intagliamo.
Certo, la pesca è cosa rispettabile.
Tirare le reti, e nelle reti storioni, forse!
Ma il lavoro del poeta non è da meno:
è pesca d'uomini, non di pesci.
Fatica enorme è bruciare agli altiforni,
temprare i metalli sibilanti.
Ma chi oserà chiamarci pigri?
Noi limiamo i cervelli
con la nostra lingua affilata.
Chi è superiore: il poeta o il tecnico
che porta gli uomini a vantaggi pratici?
Sono uguali. I cuori sono anche motori.
L'anima è un'abile forza motrice.
Siamo uguali. Compagni d'una massa operaia.
Proletari di corpo e di spirito.
Soltanto uniti abbelliremo l'universo,
l'avvieremo a tempo di marcia.
Contro la marea di parole innalziamo una diga.
All'opera! Al lavoro nuovo e vivo!
E gli oziosi oratori, al mulino! Ai mugnai!
Che l'acqua dei loro discorsi
faccia girare le macine.

Vladimir Vladimirovic Majakovskij

Dipinto del giorno


 Le rondini di Édouard Manet



lunedì 29 aprile 2024

Finché l’uomo...




"Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e in servi, non ci sarà né normalità né pace. La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui. Vedete questi? Uomini severi, in doppiopetto, eleganti, che salgono e scendono dagli aeroplani, che corrono in potenti automobili, che siedono a scrivanie grandissime come troni, che si riuniscono in emicicli solenni, in sedi splendide e severe: questi uomini dai volti di cani o di santi, di jene o di aquile, questi sono i padroni. E vedete questi? Uomini umili, vestiti di stracci o di abiti fatti in serie, miseri, che vanno e vengono per strade rigurgitanti e squallide, che passono ore e ore a un lavoro senza speranza, che si riuniscono umilmente in stadi o in osterie, in casupole miserabili o in tragici grattacieli: questi uomini dai volti uguali a quelli dei morti, senza connotati e senza luce se non quella della vita, questi sono i servi. È da questa divisione che nasce la tragedia e la morte."


Pier Paolo Pasolini


Citazione del giorno



 "Ma se questo è il prezzo lo abbiamo pagato, nessuno più al mondo deve esser sfruttato."

Paolo Pietrangeli


Infortunio sul lavoro di Edgar Lee Masters




Infortunio sul lavoro 


Fu proprio come sempre nella vita:

qualcosa mi tirò giù dall'esterno,

la mia forza non mi abbandonò mai.

Perché ci fu il tempo che lavorando

mi pagavo la scuola,

e mio padre ebbe bisogno d'improvviso

e io dovetti dargli tutto.

Così andò sempre finché finii

operaio giornaliero a Spoon River.

E quando dovetti pulire la torre dell'acqua

e mi issarono per settanta piedi, .

io mi sfibbiai la corda dalla cintola

e allegramente gettai le mie braccia giganti

sopra l'orlo d'acciaio della cima

mi scivolarono sul limo traditore;

e piombai giù, giù, giù

nella tenebra ruggente!

Edgar Lee Masters


Contraddizioni

 


"Contraddizione nel modo capitalistico di produzione: i lavoratori in quanto compratori della merce sono importanti per il mercato. Ma in quanto sono venditori della loro merce – la forza-lavoro – la società capitalistica ha la tendenza a costringerli al minimo del prezzo.
Ulteriore contraddizione: le epoche in cui la produzione capitalistica mette in campo tutte le proprie potenze, si dimostrano regolarmente epoche di sovraproduzione; perché le potenze della produzione non possono mai essere impiegate in modo che non soltanto si possa produrre più valore, ma anche realizzarlo; la vendita delle merci, il realizzo del capitale-merce, dunque anche del plusvalore, è tuttavia limitata non dai bisogni della società in generale, ma dai bisogni di consumo di una società in cui la grande maggioranza è sempre povera e deve sempre rimanere povera."

Karl Marx

Ogni anno...



"Ogni anno, i pesticidi chimici uccidono almeno tre milioni di contadini. Ogni giorno, gli incidenti sul lavoro uccidono non meno di diecimila lavoratori. Ogni minuto, la miseria uccide non meno di dieci bambini. Questi crimini non compaiono nelle notizie. Sono, come le guerre, normali atti di cannibalismo."

Eduardo Galeano



Comunicazione di servizio


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sabato 27 aprile 2024

Basta morti sul lavoro!


Ogni giorno un lavoratore non torna a casa e muore sul lavoro...

Vi invito a riflettere su questi dati:

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro



Video credit 451Fahrenheit451 caricato su YouTube


Amore è tutto ciò che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita...



"Amore è tutto ciò che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita, verso tutte le altezze e tutte le profondità. L’amore non è un problema, come non lo è un veicolo; problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada."

Franz Kafka 



Se si presume che non ci sia speranza...



"Se si presume che non ci sia speranza, si garantisce che non ci sarà speranza. Se assumi che c'è un istinto per la libertà, che ci sono opportunità per cambiare le cose, allora c'è la possibilità che tu possa contribuire a creare un mondo migliore".

Noam Chomsky


Quando il prigioniero vince la partita e acquisisce un significato universale

 


Articolo da LoQueSomos

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su LoQueSomos

“Gramsci detestava la cultura intesa come conoscenza enciclopedica, che generava un 'intellettualismo stanco e incolore', e si opponeva alla cultura intesa come creazione spirituale di un processo storico. In un articolo intitolato 'Socialismo e cultura' sottolinea: La cultura è una cosa molto diversa (dalla cultura enciclopedica). È organizzazione, disciplina dell'io interiore, presa della propria personalità, conquista di una coscienza superiore attraverso la quale si arriva a comprendere il calore storico che si possiede, il proprio ruolo nella vita, i propri diritti e i propri doveri. Fiori, Giuseppe: Vita di Antonio Gramsci. Buenos Aires, Peón Negro Ediciones, 2009.

27 aprile 1937: muore il filosofo e teorico marxista Antonio Gramsci

Per rendere più didascalica la data commemorativa, riprenderemo lo studio abbreviato del pensatore, studioso, intellettuale e attivista marxista argentino contemporaneo Néstor Kohan, poiché è molto difficile e discontinuo seguire l'organico intellettuale italiano, visto quanto dirompente, non sistematico, non per niente metodico e disperso dal suo lavoro. Scrisse quando e dove poteva, tanto che la sua produzione più ricca è quella prodotta, quasi senza materiale bibliografico a portata di mano, dalle segrete fasciste.

Gramsci fa una lettura politica della concezione materialistica della storia di Marx ed Engels, intendendola da una duplice angolazione:

a) Come filosofia della prassi. Questa concezione del mondo mira a integrare – e dissolvere – nella stessa matrice storica le conclusioni delle antiche discipline filosofiche tradizionali (teoria della conoscenza o “gnoseologia”; teoria su tutto ciò che esiste o “ontologia”; teoria dei valori ​​e comportamenti o “etica” e la teoria su tutto ciò che riguarda l’essere umano o “antropologia”). In quanto concezione del mondo e della vita, la filosofia della prassi marxista fornisce una risposta unitaria alle vecchie domande su come l'essere umano è conosciuto; che legame ha l'essere umano con tutto il resto che esiste; Cosa è buono e come dovrebbero comportarsi gli esseri umani e, infine, cosa definisce gli esseri umani come specie. Secondo Gramsci, nel pensiero marxista tutte queste questioni si articolano su un substrato comune: la pratica umana di trasformazione che si sviluppa nella storia sociale. Quindi, la filosofia marxista di Gramsci non è un “materialismo” metafisico e cosmologico (centrato sulla spiegazione della natura, del cosmo e delle sue leggi fisiche, chimiche o biologiche) ma una filosofia della prassi (centrata sull'attività trasformativa del soggetto sociale).

b) Come teoria politica dell'egemonia . Il marxismo, come teoria della rivoluzione e progetto socialista o inclusista sociale – anticipando di quasi ottant’anni il cosiddetto “socialismo del XXI secolo” – mira a integrare le conoscenze che la tradizione accademica ha separato e frammentato in “sociologia”, “scienza politica” ed “economia politica”. Secondo Gramsci, le relazioni economiche e le istituzioni politiche non possono essere intese come se esistessero al di fuori e indipendentemente dai rapporti di potere e di forza delle classi sociali. Per il marxismo “aggiornado” di Gramsci, la società non è una somma meccanica e giustapposta di “fattori”: economico, politico e ideologico; o nella lessicologia del marxismo ortodosso, il “fattore strutturale” e il “fattore sovrastrutturale”. Al contrario, la società costituisce una totalità storica articolata da rapporti di potere e di forza. La concezione marxista della storia non è un economicismo (che ruota attorno alla determinazione assoluta del “fattore economico” e tutto, in definitiva, si spiega con il filo economico) ma una concezione politica dell’egemonia (centrata sulla capacità rivoluzionaria di trascendere la determinazione economica , raggiungere la coscienza socialista e contrastare la supremazia borghese).

La dimensione che permette a Gramsci di articolare teorie sull'essere umano e sul suo rapporto pratico con il mondo (filosofia), con teorie sulla società e sui suoi conflitti (politica) è, appunto, la storia. Il marxismo di Gramsci è, quindi, storicista.

Gramsci imparò dalla sconfitta dei consigli operai di Torino che ciò che è centrale per i rivoluzionari è l'attività e l'iniziativa. Chi perde l'iniziativa, perde la battaglia. Ecco perché propone che la teoria marxista rifiuti la passività che deriva, in filosofia, dal materialismo oggettivista (che postula che ciò che è fondamentale è l'oggetto esterno e il soggetto è una mera riflessione passiva); e in politica, dell’economicismo (che attende passivamente che la rivoluzione “venga” come prodotto di una mera crisi del “fattore” economico).

Sia nel materialismo oggettivista che nell’economismo, il soggetto e la sua prassi trasformativa svolgono un ruolo totalmente secondario e passivo.

In breve, la filosofia della prassi non è altro che il correlato filosofico della teoria politica dell’egemonia . Crede che tutta la filosofia sia politica e che tutta la politica presupponga un punto di vista filosofico, un'ideologia, una concezione del mondo. L’unità tra filosofia, politica e ideologia avviene nella storia. Nel campo della società si esprime come l'unità degli intellettuali organici e della classe operaia. Qualsiasi filosofia al di fuori della storia è pura metafisica (cioè una storia falsamente universale, estranea al tempo e allo spazio, inoperante per trasformare la realtà). Ecco perché le categorie politiche sono traducibili in posizioni filosofiche e viceversa.

Caratterizzando questa unità di filosofia e politica , Gramsci sostiene che il marxismo è: a) un umanesimo assoluto (perché l'asse è l'essere umano, il soggetto collettivo, sempre attivo nella storia); b) storicismo assoluto (perché non esistono istituzioni né saperi al di fuori della storia); e c) un immanentismo assoluto (perché non c'è assolutamente nulla che sfugga alla storia e all'attività creativa dell'umanità. Tutto ha senso a partire dal suo rapporto con l'uomo, il significato è immanente e interiore alla storia).

Il prigioniero ha picchiato il carceriere

Il fascismo cercò di spezzare Gramsci come rivoluzionario, di annullare la sua dignità dietro le sbarre e di impedirgli di pensare per decenni. Non ci è mai riuscito. Mentre Benito Mussolini viene ricordato oggi come un coglione e un burattino, una pedina grottesca e subalterna dei nazisti, gli scritti di Antonio Gramsci vengono letti, consultati, studiati e interrogati con passione da migliaia e migliaia di giovani - e adulti, quando scoprilo - in tutti i continenti del mondo e in tutte le lingue. Le nuove generazioni che oggi manifestano per “un altro mondo possibile” e contro la globalizzazione capitalista, le sue guerre imperiali e il suo dominio culturale, hanno in Gramsci un compagno, un maestro e una guida ispiratrice.

Anche dopo la morte, il combattente imprigionato – prima nel suo corpo malato e poi, nello stesso carcere mussoliniano – riuscì a sconfiggere i suoi tristi e mediocri carcerieri fascisti.


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Fonte: LoQueSomos

Autore: Daniel Alberto Chiarenza

Licenza: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported.


Articolo tratto interamente da 
LoQueSomos


Non guarderai mai più una pagnotta nello stesso modo

 


Articolo da Green Left

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Green Left

Persone ultra-elaborate

di Chris van Tulleken
Cornerstone Press 2023

Ultra-Processed People, di Chris van Tulleken è un libro spaventoso sui prodotti chimici industrializzati e sui componenti trasformati che compongono gli alimenti ultra-processati (UPF) che acquistiamo nei supermercati.

L’UPF sta causando un’epidemia globale di obesità, diabete di tipo II, depressione e molte altre malattie a esordio precoce. Peggio ancora, l’UPF causa l’obesità di massa nei bambini nei paesi sviluppati e non sviluppati.

Le industrie di produzione alimentare utilizzano gli ingredienti più economici, quindi aggiungono zucchero, sale e altri prodotti chimici per rendere i loro prodotti avvincenti. L'UPF è costituito dalla versione più economica di queste molecole essenziali, grassi, proteine ​​e carboidrati. L'UPF è il motivo per cui molti di noi sono sovrappeso e depressi.

L'UPF è difficile da definire. Si tratta di snack confezionati, bibite, noodles istantanei e i cosiddetti “piatti pronti”. I ricercatori includono anche alimenti come prodotti da forno confezionati, gelati, cereali zuccherati, patatine, lecca lecca e biscotti. Un ricercatore ha detto: “Non è cibo. È una sostanza commestibile prodotta industrialmente.

In modo preoccupante, la regolamentazione governativa sugli UPF è scarsa o assente.

Zuccheri, stabilizzanti, emulsionanti

Un tipico pane multicereali acquistato al supermercato contiene farina di frumento, miscela di acqua e semi (13%), proteine ​​di frumento, lievito, sale, farina di soia, farina d'orzo maltato, zucchero semolato, farina d'orzo, conservanti (propionato di calcio E282), emulsionante E472e. (esteri mono- e di-acetiltartarici di mono e digliceridi degli acidi grassi), zucchero caramellato, fibra d'orzo e un agente di trattamento della farina chiamato acido ascorbico. I produttori iniziano con farina a basso contenuto proteico e aggiungono successivamente proteine ​​di grano separate, in modo da risparmiare tempo e costi.

A simboleggiare il problema, il libro di van Tulleken ha l'immagine in rilievo di una pagnotta nel suo involucro di plastica e sulla copertina.

Sono rimasto inorridito nel leggere in seguito che gli stessi produttori realizzano un prodotto che van Tulleken chiama “sour-faux”, con un massimo di 15 ingredienti, tra cui olio di palma e lievito commerciale. Il pane a lievitazione naturale dovrebbe avere solo quattro ingredienti: farina, lievito naturale, sale e acqua.

Per coloro che amano una tazza di caffè mattutina con uno spuntino, van Tulleken indaga gli ingredienti di una barretta britannica al caramello salato con gocce di cioccolato Carb Killa.

È composto da carboidrati modificati, maltitolo (uno zucchero modificato ottenuto da un amido modificato, che è più dolce dello zucchero da tavola), isolati proteici del latte e della carne bovina, caseinato di calcio, proteine ​​isolate del siero di latte, gelatina di manzo idrolizzata e grasso di palma lavorato industrialmente, tutti legati insieme agli emulsionanti. È stato dimostrato che l’esposizione a basse dosi dei comuni emulsionanti alimentari, carbossimetilcellulosa e polisorbato-80, induce infiammazione distruggendo il microbiota intestinale.

Un gelato al pistacchio acquistato in negozio in Gran Bretagna e analizzato nel libro contiene latte fresco, zucchero, pasta di pistacchio, proteine ​​di soia, lecitina di soia, olio di cocco, olio di girasole, clorofilla, aromi naturali (compreso il limone), destrosio, doppia panna fresca, glucosio, latte scremato in polvere, stabilizzanti (farina di semi di carrube, gomma di guar, carragenina), emulsionante (mono e di-digliceridi degli acidi grassi) e sale marino di Maldon.

Stabilizzanti, emulsionanti, gomme, lecitina, glucosio e oli sono tutti i tratti distintivi di UPF.

Poiché il gelato è così freddo nel congelatore, non ha alcun profumo quando la confezione viene aperta per favorirne il consumo. Quindi le aziende aggiungeranno un profumo di caramello nella nervatura dell'involucro. Potresti riconoscere i nomi di alcune delle gomme elencate sulle confezioni del gelato: gomma di guar, gomma di semi di carrube, alginato, carragenina e gomma di xantano. Quest'ultimo deriva da una melma che i batteri producono per poter aderire alle superfici. Questo potrebbe scoraggiarti dal mangiare nuovamente il gelato.

I singoli ingredienti dell’UPF sono dannosi, ma è la loro combinazione che provoca i danni maggiori.

Gli oli vengono raffinati, sbiancati, deodorizzati, idrogenati e interesterificati (un processo chimico). La proteina può essere idrolizzata e l'amido modificato. Combinati con additivi, vengono assemblati mediante stampaggio, estrusione e cambi di pressione. Le liste degli ingredienti, dalle pizze agli snack, sembrano tutte uguali.

Un'altra caratteristica dell'UPF è che è morbido; non ci sono fibre, ogni boccone è una “chiazza di pane umido e amidaceo”. La morbidezza è dovuta al metodo di costruzione. Piante modificate industrialmente e carni recuperate meccanicamente vengono polverizzate, macinate, macinate ed estruse, fino alla distruzione di tutta la struttura fibrosa. In questo modo il resto può essere riassemblato in dinosauri per bambini o patatine per adulti.

Gli esseri umani hanno una composizione corporea naturale che è più grassa rispetto alla maggior parte dei mammiferi terrestri. Gli elefanti trasportano circa l’8,5% di grasso corporeo, le scimmie ne hanno meno del 10%, ma le donne hanno circa il 21% di grasso corporeo e gli uomini il 14%. L’obesità era rara per le popolazioni umane vissute prima del 1879, afferma van Tulleken, anche se il cibo era abbondante.

Ormoni e fame

Un ormone, la leptina, prodotto nel tessuto adiposo e rilevato nell'ipotalamo del cervello, è coinvolto nel controllo del peso a lungo termine. Prima di iniziare a mangiare, lo stomaco secerne un ormone chiamato grelina che attiva l'ipotalamo per dirci di iniziare a mangiare. Tuttavia, un sistema per il controllo del peso a breve termine coinvolge il fegato, il pancreas, lo stomaco, l’intestino tenue e crasso, il microbioma e il tessuto adiposo, poiché tutti rilevano zuccheri, grassi e proteine. Inviano e ricevono segnali al cervello dopo aver mangiato. È questo sistema di segnalazione complesso e autonomo che viene bypassato quando si mangia UPF.

L'UPF sta influenzando la nostra capacità di autoregolare il peso corporeo, la nostra rete di ormoni e neuroni che si è evoluta nel corso di 300 milioni di anni dal primo organismo mangiatore, Dickinsonia costata.

Non è chiaro come l’UPF eviti questi complessi meccanismi di feedback. Mangiare è molto meno una scelta di quanto sembri. Van Tulleken ha capitoli che spiegano esattamente perché l'obesità non è dovuta allo zucchero, perché non è dovuta alla mancanza di esercizio fisico e perché non è dovuta alla scarsa forza di volontà.

Le neuroscienze sono convincenti. Le prove delle scansioni cerebrali mostrano che gli alimenti ad alto contenuto energetico, iperappetibili e ultraprocessati possono stimolare cambiamenti negli stessi circuiti cerebrali influenzati dalle droghe che creano dipendenza. Le prove delle risonanze magnetiche cerebrali mostrano che gli ormoni dell'appetito sono totalmente squilibrati. Non è noto cosa accada al cervello dei bambini a causa del consumo di UPF in termini di comportamento sociale e QI.

Potremmo mangiare più cibo per compensare la crescente carenza di micronutrienti. L’ultraprocessing riduce i micronutrienti al punto che le diete moderne portano alla malnutrizione, anche se causano l’obesità. I micronutrienti sono più efficienti e benefici se incorporati negli alimenti, piuttosto che negli integratori. I fitochimici, la vitamina E o A o altre vitamine liposolubili, il ferro eme o il metil folato sono tutti più disponibili per l'assorbimento nella loro forma naturale.

Gli UPF costituiscono fino al 60% delle calorie della dieta media in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. La dottoressa Melissa Lane e i suoi colleghi hanno pubblicato un articolo sugli UPF nella dieta australiana, che secondo loro sono pari a circa il 40% (intervista alla ABC del 1 marzo).

L’UPF è quasi universalmente più economico, più veloce e dura più a lungo (grazie all’aggiunta di conservanti) rispetto al cibo preparato in casa con ingredienti base. È così onnipresente, che si traduce in un consumo così elevato a causa dei nostri stili di vita frenetici.

Depressione, diabete, obesità

Due studi condotti nei paesi del Mediterraneo hanno riportato che assunzioni più elevate di UPF erano associate ad un aumento del rischio di sintomi depressivi e depressione rispettivamente nell’arco di 5 e 10 anni di follow-up. Un altro rapporto ha rilevato un aumento della depressione in uno studio condotto sui dipendenti pubblici a Londra nell’arco di 11 anni.

Il nutrizionista brasiliano Carlos Monteiro fu il primo a lanciare l’allarme sugli UPF nel 1977, quando notò che i brasiliani sembravano acquistare meno zucchero, ma l’obesità e il diabete di tipo II erano in aumento.

Monteiro ha continuato a sviluppare il sistema NOVA, in cui il cibo è diviso in quattro gruppi. Il gruppo 1 comprende alimenti non trasformati o minimamente trasformati presenti in natura (ad esempio carne, frutta e verdura, farina e pasta). Nel gruppo 2 vengono lavorati gli ingredienti da cucina, i cibi tradizionali, come oli, strutto, burro, zucchero, sale, aceto, miele e amidi. Il gruppo 3 comprende alimenti trasformati, miscele già pronte dei gruppi 1 e 2, come barattoli di fagioli, noci, carne affumicata, pesce in scatola, frutta sciroppata e pane fresco. Il gruppo 4 è quello degli “alimenti ultra-processati”, definiti come “formulazioni di ingredienti, per lo più di esclusivo uso industriale, realizzate mediante una serie di processi industriali, molti dei quali richiedono apparecchiature e tecnologie sofisticate”.

Un noto scienziato nutrizionista canadese, Kevin Hall, del National Institutes of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases degli Stati Uniti, ha messo alla prova la teoria di Monteiro. L'articolo è stato pubblicato sull'autorevole rivista Cell Metabolism (2019, V30, p67). Ha infatti scoperto che l’UPF causava un eccesso di apporto calorico e un aumento di peso in uno studio randomizzato e controllato senza limiti all’assunzione di cibo da parte dei partecipanti.

La soluzione agli UPF non può essere lasciata all’industria alimentare. Spetta al governo, in collaborazione con la professione medica, gli scienziati della sanità pubblica, i nutrizionisti e gli infermieri, liberare i nostri armadi dall’UPF.

Lane afferma che, come primo passo, gli alimenti densi di UPF devono essere rimossi dalle scuole e dagli ospedali e dovremmo mirare a una riduzione complessiva degli alimenti UPF nella dieta a meno del 10% dell’apporto energetico. Tuttavia, sostituire gli UPF più economici e più semplici con opzioni migliori costerà di più alle famiglie in termini di tempo e denaro.

Il libro contiene altre storie dell'orrore sulla collusione tra enti governativi e industria alimentare con il pretesto di combattere l'obesità e la distruzione dell'ambiente.

È una lettura facile se riesci a sopportare di sapere cosa stai veramente mangiando. Siamo persone ultra trasformate in molti altri aspetti oltre al cibo.

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Fonte: Green Left

Autore: Coral Wynter

Licenza: Copyleft http://it.wikipedia.org/wiki/Copyleft


Articolo tratto interamente da 
Green Left


La rivolta dei campus americani

Columbia reinstated Gaza Solidarity Encampment Palestinian flags


Articolo da Red Flag

Questo articolo è stato tradotto automaticamente. La traduzione rende il senso dell’articolo, tuttavia consigliamo di leggere il testo originale su Red Flag

La guerra di Israele a Gaza ha superato la soglia dei 200 giorni. Si tratta del più lungo attacco militare continuo contro la Palestina dalla guerra che ha fondato Israele nel 1948 ed è ora il più sanguinoso di gran lunga. L’esercito israeliano ha ucciso almeno 34.000 palestinesi e si ritiene che circa 7.000 siano dispersi, probabilmente sepolti sotto le macerie dell’enclave distrutta.

Tutte le scene terribili che caratterizzano la guerra vengono trasmesse da Gaza in tempo reale. Nelle ultime due settimane, sono state trovate fosse comuni in due ospedali precedentemente attaccati dai soldati israeliani: almeno 392 corpi all'ospedale Nasser di Khan Younis e altre centinaia all'ospedale Al Shifa, nel nord di Gaza. Secondo quanto riferito, i corpi mostrano segni di torture ed esecuzioni. Funzionari della Protezione civile palestinese affermano che dieci dei corpi sono stati trovati con le mani legate; si pensa che venti siano stati sepolti vivi. Identificare molte delle vittime si rivela difficile a causa delle mutilazioni dei corpi.

Il nord di Gaza, tagliato fuori dal resto della Striscia per mesi, si sta dirigendo verso la carestia. L'organizzazione benefica Save the Children afferma che all'inizio di aprile 27 bambini erano morti di malnutrizione e disidratazione.

Nel frattempo continuano i bombardamenti quotidiani.

Nelle ultime settimane le tensioni non hanno fatto altro che aumentare. Quando Israele ha bombardato il consolato iraniano in Siria e l’Iran ha reagito lanciando più di 300 droni, missili cruise e missili balistici verso il territorio israeliano, la regione sembrava essere sull’orlo di una guerra molto più grande.

Alla fine, nessuna delle due parti ha ritenuto opportuno intensificare ulteriormente la situazione. Ma mentre Israele continua a lanciare missili contro i paesi vicini, rimane la minaccia di una conflagrazione più ampia.

Secondo alcune ipotesi, il presidente americano Joe Biden si sarebbe offerto di non ostacolare l’invasione di Rafah per convincere il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a fare marcia indietro dall’attacco all’Iran. La città nel sud di Gaza ha accolto almeno 1 milione di sfollati palestinesi da ottobre, e Netanyahu insiste da settimane che quello sarà il suo prossimo obiettivo. La scorsa settimana Israele ha intensificato gli attacchi aerei sull’area e il portavoce del governo David Mencer ha affermato che l’esercito sta “andando avanti” con l’invasione pianificata.

Cresce la pressione internazionale su Netanyahu affinché riduca il numero delle vittime civili. Il genocidio è impopolare in Occidente, in particolare tra i collegi elettorali su cui fanno affidamento Biden, il primo ministro australiano Anthony Albanese e altri leader centristi. Ma la pressione è arrivata solo sotto forma di dichiarazioni.

Biden ha annunciato 17 miliardi di dollari di aiuti aggiuntivi a Israele. A marzo, il Washington Post ha riferito che gli Stati Uniti avevano tranquillamente approvato più di 100 vendite di armi da ottobre. Il genocidio viene armato e finanziato dai leader del cosiddetto mondo libero e democratico.

Ma un altro gruppo di persone in Occidente sta prendendo una posizione di principio contro il genocidio: gli studenti universitari statunitensi. Nell’ultima settimana e mezza, migliaia in tutto il Paese hanno allestito campi di protesta in solidarietà con la Palestina.

I giovani sono molto diffamati dai politici e dai media, soprattutto quando esprimono forti opinioni politiche progressiste o di sinistra. Viene detto loro semplicemente di concentrarsi sui loro studi, di rimettersi agli anziani e di aspettare finché non saranno abbastanza grandi per saperne di più.

Il coraggio e la decenza che gli studenti hanno dimostrato hanno messo in imbarazzo gli impulsi genocidi degli adulti responsabili.

La Columbia University di New York è stata la prima a scoppiare, dopo che centinaia di studenti hanno allestito un accampamento sui prati dell’università e hanno chiesto all’amministrazione di tagliare i legami con l’apartheid israeliano e le aziende produttrici di armi. La risposta è stata rapida e decisa: 100 studenti sono stati arrestati e sospesi dopo sole 24 ore.

Ma le immagini dei poliziotti che affluiscono nel campus per distruggere il campo e trascinare via i manifestanti hanno rapidamente ispirato migliaia di altri studenti in tutto il paese a unirsi al movimento. Al momento in cui scrivo, sono stati allestiti campi di protesta in 40 campus.

C'è un sapore di 1968 in questa ribellione. Quell’anno esplose il movimento contro la guerra del Vietnam, la Guardia Nazionale dell’Ohio uccise quattro studenti manifestanti alla Kent State University, le rivolte sconvolsero il paese dopo l’assassinio di Martin Luther King Jr e una manifestazione di massa davanti alla Convenzione Nazionale Democratica a Chicago fu brutalmente attaccata. da parte della polizia, della Guardia Nazionale e di altre forze dell’ordine.

La situazione attuale non ha raggiunto quel livello di violenza. Ma gli studenti si trovano ad affrontare un nemico simile su una questione simile. L’interoestablishment liberale ha appoggiato Israele, dal presidente democratico ai capi delle università della Ivy League. Il presidente della Columbia University Minouche Shafik ha minacciato di chiamare la Guardia Nazionale. Ma come nel 1968, la violenza e le intimidazioni hanno solo fatto arrabbiare strati più ampi di studenti e docenti.

Un aspetto positivo della guerra del Vietnam è stata la radicalizzazione di massa che si formò in risposta ad essa. Una generazione di giovani ha voltato le spalle a un sistema che aveva messo a nudo la profondità della propria brutalità. Molti partecipanti a quel movimento trassero conclusioni di più ampia portata sulla natura della società capitalista e si dedicarono alla lotta per un mondo migliore.

Speriamo che questa generazione segua le loro orme.

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Fonte: Red Flag

Autore: Eleanor Morley

Articolo tratto interamente da Red Flag

Photo credit عباد ديرانية, CC0, via Wikimedia Commons