Articolo da Informare è un dovere
Cari amici, tutti noi pensiamo che uno stimolo sensoriale esterno venga recepito
dal nostro sistema percettivo ed elaborato a livello centrale producendo una
sensazione e successivamente una forma pensiero, un'idea. In realtà i percetti
derivanti dall'ambiente divengono proteine e strutture fenotipiche ed ora vi
spiego come accade. Non pensiate che siamo cosi' diversi da un comune computer
con un hardware ed una serie di software, un sistema operativo centrale e una
memoria piu' o meno capiente. Bene, pensiamo ad esempio all'
informazione dei
media che immancabile ci perviene dai giornali, dagli schermi televisivi,
dalla radio ecc.
L'informazione, da in- formare e cioè "dare forma" alla
mente è in realtà una de-formazione cognitiva, ma anche strutturale.
Noam
Chomsky, linguista filosofo e teorico della comunicazione, professore al MIT
(Massachusetts Institute of Technology) parla di
grammatica generativa e
di
strutture innate nel linguaggio naturale e l'operato del grande
scienziato va bene al di là della filosofia e della psicologia e diviene
politica e
scienza della comunicazione. Chomsky è sempre stato contro le
lobbies e l'imperialismo delle amministrazioni USA da Roosvelt in poi. Ha
parlato di una
" fissazione di priorità", cioè di una gerarchia di
notizie e di struttura delle notizie prodotta dai mezzi di informazione che
de-formano il messaggio giungendo ad un
condizionamento di massa, cioè
come lui dice ad una edificazione di una
"Fabbrica del
Consenso".
Chomsky afferma che per comprendere il funzionamento di
una lingua è limitativo definirne i codici, i rapporti. Non basta classificare e
l'analisi della struttura linguistica non è esaustiva della comprensione delle
potenzialità del linguaggio. I parlanti possono produrre e comprendere frasi
inedite, mai pronunciate precedentemente. Esiste cioè una
"creatività",
un libero arbitrio generativo per cui vengono prodotte nuove frasi che comunque
seguono regole strutturali ben precise.
Le grandi società di capitale
condizionano l'informazione obbligando la massa ad una fruizione passiva,
una sorta di continuo marketing della comunicazione finalizzato all'obbligo di
un'azione pilotata dall'alto. L'esecutore è inconsapevole dell'esistenza del
mittente e crede di scegliere liberamente, ma
la "creatività" dell'individuo
è un pericolo per i padroni della fabbrica e la dittatura della comunicazione
teme la spontanea espressione del singolo.
Un sistema di propaganda
martellante
ci condiziona le scelte, i pensieri, il libero arbitrio in un
orientamento di globalizzazione del consenso. Bill Gates sa perfettamente
che l'uomo è una macchina da programmare come un computer e lo vedo molto
interessato a generare microchip e vaccini di controllo di massa che altro non
sono che software di programmazione umana. Ma c'è dell'altro. L'informazione non
è soltanto etere, codice immateriale, ma
struttura proteica, fenotipo,
biochimica, proteina. Ogni percetto esterno viene assimilato come
"informazione biochimica", voglio dire che il messaggio recepito diviene
struttura biologica, radicale libero, enzima, DNA.
L'informazione produce
un coinvolgimento
epigenetico, cioè un orientamento del nostro sistema
percettivo alla lettura o meno di geni, porzioni del nostro DNA. Questi geni
producono proteine, neurotrasmettitori cerebrali, enzimi e cioè struttura che
ritroviamo integrata nel nostro
fenotipo, cioè nella nostra personalità,
emotività, scelta e comportamento. Comprendete come la propaganda politica
sappia perfettamente che
con l'appropriazione dei mezzi di comunicazione e il
quotidiano bombardamento di immagine e di promesse si possa facilitare
epigeneticamente quel gesto di consenso, quella crocetta che poi compare
sulla scheda elettorale.
Tutta l'informazione è de-formata e
condizionante un consenso obbligatorio che è divenuto fenotipo, atto politico
contrario al libero arbitrio del singolo. Ogni forma di libertà, di
creatività, di espressione individuale è percepita come
pericolosa dalla
fabbrica del consenso e quindi il messaggio e l'informazione devono
risultare non informanti,
non destanti la coscienza di massa. La politica
di questi attuali partiti politici
è una forma di anestesia epigenetica del
libero arbitrio dell'individuo e quindi l'unica via d'uscita è di renderla
inefficace,
di decondizionarci dall'orientamento epigenetico della fabbrica
del consenso. La politica degli attuali partiti (e non la politica in
generale) è una nociva ipnosi di massa che obbliga l'individuo ad una scelta
acritica condizionata da una corrente di pensiero epigeneticamente commerciale.
Bene fa un Beppe Grillo a non entrare nella politica dei partiti e credo sia
l'unico modo per vederli finalmente implodere su se stessi, sulla loro finta
rappresentanza.
Evitate quindi di utilizzare i media, e non assegnate
loro alcuna valenza informativa.
Cercate sulla rete opinioni molteplici e poi
strutturate un vostro libero convincimento.
Recuperate coscientemente
la vostra autonomia,
la vostra "creatività" linguistica, intellettuale,
artistica, spirituale, politica (nel senso di amministrazione del bene
comune).
Solo in questo modo
il vostro fenotipo rimarrà immune dai
virus della fabbrica del consenso.
Buona Vita...
Angelo Bona - ipnosiregressiva.it
Fonte:
Sol Tre News
Fonte: Informare è un dovere
Autore: Angelo Bona - ipnosiregressiva.it redatto da Andrea De Luca
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Articolo tratto interamente da Informare è un
dovere