lunedì 14 ottobre 2024

Gli effetti delle oscillazioni climatiche sull’evoluzione umana



Articolo da UnifiMagazine

I cambiamenti climatici hanno stimolato l’ingegno dei primi uomini, portandoli a trovare soluzioni che hanno avuto un impatto determinante su adattamento, sopravvivenza ed evoluzione della specie umana.

A spiegarlo è un articolo pubblicato sulla rivista Nature Reviews Earth & Environment – intitolato “Past climate change effects on human evolution” – che vede tra i firmatari Alessandro Mondanaro, ricercatore di Paleontologia e paleoecologia del Dipartimento di Scienze della Terra (DST).

Lo studio riportato nell’articolo evidenzia come le forti oscillazioni climatiche, avvenute durante il Pleistocene, abbiano drasticamente alterato gli ecosistemi e gli ambienti occupati dalle specie di ominidi che si sono avvicendate nel corso del tempo. Per rispondere a questi cambiamenti, i nostri antenati sono stati costretti a evolversi – soprattutto a livello cognitivo – per colonizzare gradualmente aree con condizioni climatiche svantaggiose.

Tali riscontri sono stati resi possibili grazie allo sviluppo di nuove simulazioni paleoclimatiche che hanno inglobato una serie di parametri atmosferici ed astronomici in modo da poter ampliare notevolmente le conoscenze sulle condizioni climatiche degli ambienti abitati dai nostri antenati. Inoltre, la costruzione di un database univoco, che raccoglie i tantissimi dati archeologici sulla presenza umana in Africa e in Eurasia negli ultimi 3 milioni di anni, ha dato la possibilità di stimare le nicchie climatiche dei nostri antenati e la loro evoluzione nel tempo attraverso una serie di tecniche e tramite l’uso di diversi algoritmi statistici. I risultati di tali modelli hanno quindi avuto un ruolo determinante per comprendere e quantificare il reale effetto dei cambiamenti climatici sull’evoluzione umana.

Mondanaro ha elaborato e curato proprio i database antropologici – sotto la guida di Pasquale Raia, docente dell’Università Federico II di Napoli – e ha preso parte alla calibrazione di gran parte dei modelli statistici utilizzati per stimare la nicchia climatica delle specie umane, sviluppando un algoritmo per modellizzare la nicchia dei Denisoviani (ominidi vissuti tra i 280.000 e 30.000 anni fa).

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Fonte: UnifiMagazine

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Articolo tratto interamente da UnifiMagazine


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