L'alluvione che ha colpito Bologna ha lasciato segni profondi, non solo sul territorio, ma anche nella coscienza collettiva. Tra le immagini più toccanti di quella notte, ci sono quelle dei rider che continuavano a lavorare sotto il diluvio, sfidando le intemperie e mettendo a rischio la propria sicurezza.
Dietro queste scene, si nasconde una realtà segnata da pressioni economiche e da una totale mancanza di tutele. Molti rider, infatti, si trovano costretti a lavorare senza un contratto regolare, senza alcuna garanzia di un reddito fisso e senza protezione in caso di eventi straordinari.
I sindacati, in particolare la Cgil di Bologna, hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica, denunciando la mancata sospensione delle attività da parte di alcune piattaforme di delivery e chiedendo indagini sulle eventuali responsabilità.
Mi sembra un'immagine simbolo di questo capitalismo senza rispetto per nessuno, dall'uomo all'ambiente...
RispondiEliminaPurtroppo, sarà sempre peggio.
EliminaA ogni nubifragio sui social si sprecano gli inviti a evitare di ricorrere ai servizi dei rider, almeno per una sera; ma non tutti ascoltano.
RispondiEliminaUn mondo che ha perso la bussola.
EliminaCiao, queste sono le vere piaghe del periodo che stiamo vivendo
RispondiEliminaBuona serata
Rakel
Sempre più sfruttati.
EliminaPovere persone, lavorare così è terribile. Speriamo si possa trovare un modo giusto perché lavorino nel migliore dei modi. Grazie di averne scritto Vincenzo.
RispondiEliminaBisogna sempre lottare per i diritti.
EliminaTutti ad indignarsi.
RispondiEliminaEppure chi li ha chiamati quella sera?
Se ciascuno avesse provveduto alla sua cena senza scomodarli, non ci sarebbe stato nulla di cui indignarsi. Quanta ipocrisia.
Vero, bisogna avere sempre una certa coerenza.
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