Oggi è stato sgomberato il Centro Sociale Leoncavallo di Milano, un luogo che da decenni rappresenta cultura, aggregazione e resistenza. Un altro colpo sferrato contro chi costruisce alternative dal basso, mentre certi spazi legati all’estrema destra, come CasaPound, continuano a esistere indisturbati, senza che nessuno li tocchi.
È difficile non vedere il doppio standard: da una parte si chiudono luoghi dove si promuovono inclusione, solidarietà e partecipazione; dall’altra si tollerano realtà che alimentano odio e divisione. Non è una coincidenza, ma una scelta politica chiara: silenziare le voci scomode, smantellare esperienze di autogestione e rafforzare un controllo sempre più autoritario.
Il Leoncavallo non è solo un edificio: è memoria, cultura, lotta. Difendiamolo, come difendiamo tutti gli spazi liberi e autogestiti. Non possiamo permettere che vengano cancellati per convenienza politica.
Photo credit Marmolada48, CC0, via Wikimedia Commons







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RispondiEliminaSempre peggio!
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