Articolo da Nuovasocietà
La casa editrice Altaforte ha ricevuto una nota a firma del presidente del Salone del Libro Silvio Viale in cui si ufficializza la sua esclusione dalla kermesse che si aprirà domani al Lingotto.
La casa editrice di Francesco Polacchi infatti dopo che la sindaca della Città di Torino Chiara Appendino e il governatore del Piemonte Sergio Chiamparino avevano chiesto di rescindere il contratto viene esclusa e le vengono tolti gli spazi espositivi.
Il Salone del Libro avrebbe inoltre avvisato la casa editrice che ha pubblicato il libro di Matteo Salvini di ritirare il materiale presente nello spazio espositivo: 10 metri quadri di stand.
«Vista la richiesta pervenuta in data odierna da parte della Città di Torino nella persona della sindaca Chiara Appendino e da parte della Regione Piemonte nella persona del presidente Sergio Chiamparino […] e ritenuto di condividere le ragioni in essa esposte si revoca l’ammissione della casa editrice Altaforte al Salone internazionale del Libro 2019, l’assegnazione dello spazio espositivo e i titoli di accesso con decorrenza immediata».
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Fonte: Nuovasocietà
Autore: Andrea Doi
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Articolo tratto interamente da Nuovasocietà
Da un lato penso che la casa editrice Altaforte al Salone non ci doveva neanche arrivare, dall'altro che tutto questo chiasso ha solo fatto conoscere a tutti e meglio un editore insulso ed ai più, me compreso, del tutto sconosciuto.
RispondiEliminaSicuramente si è fatta un po' di pubblicità, ma era inaccettabile ospitarla al Salone del Libro.
Eliminauna buona notizia ed una discreta mobilitazione.
RispondiEliminaOttima direi.
EliminaAlmeno questa volta sono riusciti nell'intento!
RispondiEliminaSicuramente.
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