La stella della sera
L'estate era al suo meriggio,
e la notte al suo colmo;
e ogni stella, nella sua propria orbita,
brillava pallida, pur nella luce
della luna, che più lucente e più fredda,
dominava tra gli schiavi pianeti,
nei cieli signora assoluta -
e, col suo raggio, sulle onde.
Per un poco io fissai
il suo freddo sorriso;
oh, troppo freddo - troppo freddo per me!
Passò, come un sudario,
una nuvola lanuginosa,
e io allora mi volsi a te
orgogliosa stella della sera,
alla tua remota fiamma,
più caro avendo il tuo raggio;
giacchè più mi allieta
l'orgogliosa parte
che in cielo svolgi a notte,
e di più io ammiro
il tuo fuoco distante
che non quella fredda, consueta luce.
Edgar Allan Poe
Mi ha sempre intrigato Poe nei suoi racconti, le sue strane elucubrazioni, così come i poeti maledettti francesi..
RispondiEliminaIn questa poesia che non conoscevo, c'è tutta la sua personalità, segreta , nascosta, ma luminosa!
Grazie mio Cavaliere!
:)
RispondiEliminaBella e luminosa,
RispondiEliminabuon pomeriggio Cavaliere.
Bella poesia!!!
RispondiEliminaSempre avvolgente la nostra amata Luna.
RispondiEliminaFelice pomeriggio
Una splendida poesia che ho letto e riletto con piacere!
RispondiEliminaGrazie, svolgi un'opera preziosa, ciao Cavaliere.
Versi così scolpiti vanno, come invero ho fatto, condivisi subito!
RispondiEliminaE' sempre stato uno tra i miei scrittori preferiti, i suoi racconti mi hanno sempre appassionato. Questa poesia però non la conoscevo. E' all'altezza dei suoi magnifici racconti.
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